Terrorismo jihadista nella Bergamasca, la polizia ferma un minore sostenitore dell'Isis
Il giovane sarebbe stato trovato in possesso di numerosissimi contenuti riconducibili allo Stato Islamico, tra cui video di esecuzioni e manuali relativi alle armi e al confezionamento di ordigni
Aveva già fissato degli obiettivi ben precisi: era pronto a passare all’azione elaborando il progetto di attentati incendiari nella zona in cui vive, nella bassa Val Seriana.
È quanto emerso dalle indagini che hanno portato al fermo, eseguito dalla questura di Bergamo, di un minore italiano di origine straniera, residente in provincia, indagato per associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate.
Secondo le indagini il giovane, difeso dall'avvocato Gabriele Pellicioli del foro di Bergamo, sarebbe un convinto sostenitore dell'Isis: è stato trovato in possesso di numerosissimi contenuti riconducibili allo Stato Islamico, tra cui video di esecuzioni e manuali relativi alle armi e al confezionamento di ordigni, che diffondeva anche sulla rete, esortando gli altri giovani internauti a passare all’azione.
Il fermo è stato disposto dalla procura per i minorenni di Brescia e convalidato dal gip del Tribunale per i minorenni il 29 maggio.
Video di propaganda jihadista
Il monitoraggio del giovane da parte dei poliziotti della Digos di Bergamo e di Brescia, e del Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, è iniziato a seguito del rapido processo di radicalizzazione violenta e alla pubblicazione sui social da parte del minore di video di propaganda jihadista riconducibili all’Isis.
Le indagini, realizzate anche con i contribuiti del comparto Intelligence, e delle forze di polizia straniere, hanno fatto emergere l’appartenenza del giovane a una rete di sostenitori del Daesh, presenti in diversi Paesi d’Europa e d’America, molti dei quali arrestati nelle scorse settimane.