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L'appello del Comune per ospitare minori stranieri non accompagnati. Ecco come fare

È rivolto a persone di almeno 25 anni di età, anche single, per un'accoglienza che copre un tempo tra gli alcuni mesi e i due anni

L'appello del Comune per ospitare minori stranieri non accompagnati. Ecco come fare
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Sono ragazzi e ragazze che giungono in Italia fuggendo dalla guerra e dalla povertà familiare e sociale, che spesso hanno alle proprie spalle chilometri tra terra e mare e ai quali sono garantiti alcuni diritti, tra cui quello all’accoglienza, all’affidamento familiare, alla salute e all’istruzione. Sono minori stranieri non accompagnati (Msna) e per loro il Comune di Bergamo è alla ricerca di famiglie affidatarie, una misura prioritaria rispetto al ricovero in una struttura di accoglienza.

Priorità all'accoglienza in famiglia

In genere infatti, quando rintracciati, vengono collocati nelle comunità educative e iniziano il loro percorso di integrazione imparando l’italiano, andando a scuola, facendo esperienze di socialità (in oratorio, nello sport, nelle attività di volontariato) in attesa dei 18 anni e di entrare nel mondo del lavoro. Ma l'accoglienza in un contesto familiare rappresenta sempre la strada preferibile. Da qui nasce l’appello del Comune rivolto a persone di almeno 25 anni di età, anche single, che hanno desiderio di partecipare attivamente alla vita della comunità, aiutando questi giovani a costruirsi un futuro in Italia.

Ad oggi 260 Msna seguiti

«Invito i nostri concittadini a partecipare a questo appello con la consueta generosità che contraddistingue i bergamaschi, per dare un'opportunità a chi ha più bisogno di sostegno e tutela in un contesto di tipo familiare - è l'appello dell'assessore alle Politiche sociali Marcella Messina -. Ad oggi, i Servizi sociali seguono 260 Msna, ragazzi dai 13 ai 17 anni, provenienti dall’Africa settentrionale, ma anche dall’Africa centrale, dal Bangladesh, Pakistan, Albania o Kosovo».

Come fare ad accogliere

Per aderire all’appello è necessario mandare una mail 0 telefonare allo 035 399860. Alla raccolta della disponibilità seguirà un colloquio informativo con la coordinatrice del servizio affidi e di seguito, per chi volesse proseguire, si avvia un percorso di conoscenza con l’équipe affidi per sondare le potenzialità e le disponibilità. Il tempo dell'accoglienza può variare da alcuni mesi a un paio di anni, a seconda dei diversi casi. Durante l'accoglienza si è accompagnati dall'equipe affidi, assistente sociale, psicologa, consulente familiare e mediatore linguistico culturale, che sostiene tutti i soggetti coinvolti nel progetto di accoglienza.

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