«Mio cugino, un gigante dolce, gentile, buono, generoso, sportivo e.. tantissimo altro, non c’è più per un incidente ingiusto»: inizia così il post di Gaia Madaschi, igienista dentale di Bergamo molto conosciuta e seguita sui social per la sua attività di divulgatrice.
Madaschi ha deciso quindi di sfruttare la propria “popolarità” social (soprattutto su Instagram) per mandare un messaggio importante: servono testimoni che abbiano visto cosa sia successo nella notte tra lo scorso venerdì e sabato 27 maggio, quando suo cugino, Andrea Dall’Ara, si è scontrato in moto in via Broseta contro un pick-up ed è morto poco dopo.
Il sospetto: peggio di uno scontro
«Lui era in moto e un suv di un sessantenne lo ha preso in pieno, non rispettando la precedenza. Per un suo errore (e non dico altro) Andrea non c’è più. Inoltre questa persona è scappata senza prestare aiuto, mi astengo ancora dal dire tutto ciò che penso. La polizia lo ha rintracciato ma ho bisogno del vostro aiuto», è il suo appello.
E ribadisce: «Le dinamiche non sono chiare e abbiamo bisogno di testimoni per fare giustizia, perché sembrerebbe che è andata ancora peggio di uno scontro. Quindi vi prego se avete assistito anche solo in piccola parte, se conoscete qualcuno che era a Bergamo in quella notte, chiedeteglielo».
«Vogliamo chiarezza»
Secondo una prima ricostruzione, Andrea stava percorrendo via Broseta, quando l’uomo in pick-up è uscito da via Rillosi. La moto si è quindi schiantata nella parte posteriore del mezzo e ha poi proseguito lasciando una lunga strisciata, mentre il suo guidatore è rimasto a terra. Sul posto sarebbero accorse subito diverse persone, allertate dal botto. L’uomo alla guida del pick-up si è invece allontanato e, poi rintracciato, ha sostenuto di essere fuggito perché dopo l’incidente aveva avuto paura e si era sentito male. È stato denunciato a piede libero per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga, ma ora i famigliari di Andrea vogliono capire meglio cosa sia successo davvero in quei secondi: «Vogliamo giustizia. Non ci ridarà Andrea indietro, ma lui avrebbe voluto che facessimo chiarezza».