Bergamo Capitale della Cultura, la pagella di metà anno (siamo oltre la sufficienza)
Dal grande successo della Marcia della Pace al flop della sciarpata, passando per il boom del turismo. Abbiamo dato i voti agli eventi
di Paolo Aresi
Non c’è dubbio: questo ruolo di Capitale italiana della Cultura ha portato a Bergamo un sacco di gente. Le statistiche parlano di un venti per cento in più del 2019, ma l’impressione è che si sia andati anche oltre. L’ultimo ponte, quello del 2 giugno, ha fatto registrare pressoché il tutto esaurito in città. Questo è un successo: dal punto di vista economico, abbiamo fatto centro. Ma sul resto? Le iniziative culturali proposte hanno lasciato un segno?
Abbiamo preso in esame alcune attività di questi cinque mesi, da gennaio a oggi, e a queste abbiamo "dato i voti", come potete leggere qui. Ma ce ne sarebbero anche altre: ricordiamo la mostra “Cultura d’impresa” organizzata dal Museo della Fotografia, all’ex convento di San Francesco. E segnaliamo anche l’iniziativa dei pasticceri che hanno sfornato un dolce tutto nuovo, il Battito, che è una sintesi della bontà della Torta Donizetti e del Bussolà bresciano. Noi abbiamo assaggiato il Battito della pasticceria Camyll di Bergamo: davvero gustoso.
Comunque la città si sta muovendo, si sente coinvolta. A tratti brontola, anche perché il grande afflusso di turisti comporta qualche problema. Di certo appesantisce la viabilità, già in enorme difficoltà per i lavori in corso. La stessa Città Alta non riesce più a regalare quei momenti di silenzio e di intimità che ricordiamo. Al bergamasco che non ama la movida, questo può dare fastidio. Ma la realtà cambia e anche i bergamaschi stanno mutando pelle.
Dicevamo: dal punto di vista turistico tutto va bene. Ma poi? Cultura e coltura hanno la stessa radice, indicano qualcosa che cresce, che va coltivato. Un sapere che non per forza è scolastico o accademico, ma che ha a che fare con quello che siamo. Stiamo andando in questa direzione? Oppure stiamo soltanto organizzando intrattenimenti che ci lasceranno tali e quali a prima? Ci sono alcune iniziative che hanno avuto grande successo. La marcia della pace, per esempio. Il Cecco del Caravaggio, che è stato visitato da 71 mila persone… Altre cose hanno fatto flop, come la sciarpata. Altre ancora hanno richiesto enormi risorse, per esempio il Gate e l’inaugurazione, e ci si chiede se fosse il caso. Ma se dobbiamo dare un giudizio di primo “quadrimestre”… ma sì, siamo oltre la sufficienza.