«Al semaforo di Torre Boldone migliaia di multe». Ma i vigili respingono le accuse
Stando alla segnalazione, viene multato chi supera anche di poco la linea di stop. Il sindaco: «Non diamo indicazioni alla Locale di lucrare»
«Vi contatto per una questione a mio avviso molto grave che accade nel Comune di Torre Boldone, da dove passo per recarmi a lavoro tutte le mattine con la mia vespa - sono queste la parole di un cittadino di Alzano Lombardo che, angosciato, ha deciso di rivolgersi alla redazione di PrimaBergamo -. La giunta comunale ha incaricato la Polizia locale di multare salatamente chi oltrepassa la linea di stop a semaforo rosso, anche solo con mezza ruota (restando ovviamente fermi). Sono state recapitate migliaia di multe ai cittadini che passano da quel Comune. A mio modo di vedere il Comune in questione sta lucrando palesemente su infrazioni non rischiose per il traffico urbano».
Si tratta di un’accusa molto grave. I semafori a cui questo cittadino si riferisce sono, nello specifico, quello della Conad e quello della chiesa di Torre Boldone, su strada provinciale. Ma la situazione è davvero questa?
«Prendo atto di questa problematica, ma nego le accuse che ci vengono rivolte - è la risposta del sindaco Luca Macario -. L’amministrazione non ha alcun potere, né tanto meno il diritto, di dare indicazioni alla polizia locale su come e quando fare le multe. Non è qualcosa che rientra nel nostro ambito, la polizia è un ente con una sua organizzazione che in autonomia gestisce questo tipo di situazioni. Trovo ridicolo anche solo il pensiero che ci vedrebbe in grado di dare ordini e comandare la polizia per lucrare sui nostri stessi cittadini, di cui vogliamo soltanto salvaguardare la sicurezza».
Da tali dichiarazioni, quindi, parrebbe che la situazione sia stata unicamente opera della polizia locale. Tuttavia (...)