A Leffe torna il Bös Festival: solidarietà a ritmo di musica
Giunta quest'anno alla sua ventitreesima edizione, la tre-giorni in memoria di Luca Bosio animerà il paese con musica, cibo e non solo
Torna a Leffe il Bös Festival: l'evento di musica punk rock organizzato dall'Associazione Amici di Luca Bosio, giunto quest'anno alla ventitreesima edizione.
Tre serate, da venerdì 16 a domenica 18 giugno, all'insegna di aperitivi, pizza, griglia, divertimento e tanta musica, all'interno di una location tutta nuova: la tensostruttura del Polo Scolastico Gianni Radici, a pochi passi dal Museo del Tessile di via Locatelli.
Si parte venerdì 16 giugno con le note dei No Future (Sex Pistols tribute band) e della rock band Porecche, insieme alla street art di Wiz Art. Si prosegue sabato 17, quando a salire sul palco saranno i Cornoltis e i Piccoli Bigfoot con un ospite anche per i più piccoli: il cantastorie Dulco Granoturco, a partire dalle 20. Infine l'evento si chiuderà domenica 18 con Malfasia (cover band) e The Rospones. Nella giornata conclusiva non mancherà un happening con il gruppo Aghi di Pino alle 13.
In ricordo dell'amico Luca
Il Bös Festival ha preso forma nel 1998 dall’iniziativa di un gruppo di ragazzi per mantenere vivo il ricordo dell’amico Luca Bosio, scomparso improvvisamente e prematuramente a causa di un incidente stradale. Anche quest'anno, parte del ricavato andrà a finanziare il progetto promosso da Enjoyski SportOnlus.
«Il progetto - spiegano gli organizzatori - si articola in un incontro per sensibilizzare gli ascoltatori sulla prevenzione degli incidenti stradali e collegato ad essi l'uso e abuso di alcol e sostanze stupefacenti». Autore di questi incontri è Mauro Bernardi, che fu vittima di un terribile incidente stradale ed è stato il primo maestro di sci disabile per disabili.
«Bernardi collabora con l'Associazione Condividere la Strada Della Vita e l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus (Aifvs), è segretario e tesoriere di Enjoyski SportOnlus e soprattutto è un eccezionale motivatore. È questa la molla che ci ha fatto dire: "il suo messaggio è anche il nostro e promuovere il suo lavoro tra i ragazzi, nelle scuole, è come tenere accesa una fiammella di speranza per le generazioni future"».
Tutto nel ricordo di Luca, «uno degli elementi più vivaci, ma anche l'amico di tutti i giorni».