Riapre la pesca alla sardina sul lago d'Iseo, una vera passione locale
Chiuso il periodo di divieto per la riproduzione. Il pesce è uno dei piatti tipici locali, accompagnato da polenta
Ritorna dal 15 giugno la pesca alla sardina sul lago d'Iseo, che attira ogni anno tanti pescatori: si è infatti riaperta la stagione, dopo il periodo di divieto durato un mese, dal 15 maggio precedente, per consentire la riproduzione della specie.
L'agone, un pesce prelibato
In realtà, il pesce in questione sarebbe l'agone, ma tutti lo chiamano come il famoso pesce marino perché gli somiglia molto. Inoltre, come la sardina può anche essere essiccato con un particolare procedimento. Una volta venivano salati e appesi ai caratteristici archèc, delle strutture di legno di frassino e fili, simili a telai, per farli essiccare.
Adesso se ne usano di più moderni, ma in ogni caso dopo vengono messi in apposti vassoi, pressati per far uscire il grasso ed i liquidi rimanenti. In seguito, si possono conservare fino a due anni in dei contenitori, a patto di coprirli interamente con l'olio ed eventuali aromi, di cui assorbirà il sapore. In ogni caso, non si disdegnano nemmeno arrosto, magari accompagnati con della polenta, come vuole la ricetta locale del Sebino.
Riaperta la stagione di pesca
Per quanto riguarda la pesca, molti hanno portato aventi l'usanza di trovare una postazione e segnarla, per poterci tornare l'anno dopo. Il regolamento provinciale, in ogni caso, consente un massimo di cinque chili di pescato a testa al giorno, anche se le guardie faticano a controllare tutti gli appassionati che si recano sulle rive del lago per praticare quest'attività.
Grazie alle recenti piogge, le uova deposte vicino alla costa dalle femmine della specie sono state fecondate dai maschi, permettendo così la nascita di numerosi avannotti. In questo modo, anche per il prossimo anno saranno garantiti ricchi banchi di questo pesce, che ormai fa parte della tradizione del posto.