Phishing e truffe online: come sopravvivere al selvaggio west digitale

Phishing e truffe online: come sopravvivere al selvaggio west digitale
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Segnalare truffe online sembra essere diventata routine giornaliera in un mondo che, con un +20% nel 2023, subirà danni per 48 miliardi di dollari. Dal phishing al fake shop, dalle truffe sui social alle frodi nei pagamenti, tanti sono i modi per imbrogliare in rete. Scopriamo come sopravvivere a questo selvaggio west sul web.

Gli esperti di sicurezza informatica ne sono certi: il 2023 sarà l’anno in cui le frodi causeranno perdite globali per più di 48 miliardi di dollari. Una cifra incredibile che, come possiamo intuire, definisce un incremento dei reati online tra cui phishing, truffe sulle carte di credito, frodi nei pagamenti, swap sim, negozi falsi e tanto altro ancora. Come proteggersi dal phishing e come trovare il modo di riconoscere ciò che sta accadendo? Certamente anche attraverso i consigli degli esperti di Truffa.net, visualizzabili in questa utile infografica, che ci permettono di orientarci meglio in quelle che sono le truffe più frequenti.

Proprio l’attenzione ai particolari, infatti, affinata con un po’ di pratica, può salvarci da esperienze poco piacevoli, come quelle in cui, attraverso mail o messaggi, ci si trova davanti a indicazioni simili al sito originale che permettono, ai truffatori, di rubare i nostri dati sensibili e bancari.

Il phishing e altri reati

Sono tanti i reati online con cui dover combattere. Partiamo dalle truffe sui social media, con un aumento degli utenti che si affidano solo al numero di follower o alla popolarità, senza pensare che si possa trattare di un account fake. Continuiamo con la truffa sulle e-mail aziendali, con invio di materiale promozionale falso, quindi truffaldino. Arriviamo, poi, al phishing, con un aumento del 170% nel secondo trimestre del 2022 rispetto al primo dello stesso anno. Questo trend di crescita negativo è partito con il Coronavirus e, al momento, sembra non arrestarsi.

Abbiamo, poi, frodi frequenti in quelli che sono i pagamenti online con tante persone che utilizzano metodi di pagamento digitali che, se non sicuri, possono essere più vulnerabili agli attacchi informatici. Anche l’hackeraggio dei device mobili, gli store online simili all’originale, le frodi su carta di credito, lo swap sim che permette di prendere possesso del numero di cellulare della vittima per accedere ai servizi online, sono tutte frodi più o meno usuali, pensate molto attentamente dai pirati informatici.

Proteggersi può essere difficile?

Cosa, fare, dunque, per proteggersi? Proteggersi dal phishing e dagli altri reati informatici richiede un’educazione informatica che ci permetta di riconoscere, dopo pochi attimi, una situazione poco chiara. Un atteggiamento di diffidenza verso mail un po’ sospette, messaggi insistenti o richieste di inserimento dati personali è, quindi, già un buon inizio. Evitiamo, anche, quelli che sono i link diretti che troviamo all’interno di mail o sms, controlliamo l’URL del sito e che la connessione sia sicura.

Manteniamo, poi, aggiornati antivirus, firewall e tutti gli strumenti che ci possono servire per utilizzare in sicurezza i nostri dispositivi elettronici. La sicurezza, infatti, va affinata grazie a tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione negli ultimi tempi e che, fortunatamente, sono sempre più sofisticati. Certo, va da sé che la tecnologia sia avanzata anche per i truffatori che, infatti, trovano sempre il modo di tirare fuori nuovi espedienti per riuscire nelle imprese criminali. È, quindi, l’utente a dover fare attenzione, in primis, a ciò che legge e, a discapito della perdita di tempo, informarsi il più possibile su quello che gli è arrivato via posta elettronica o sul proprio smartphone.

Ondata di truffe online e offline a Bergamo

Come riportato dai giornali locali, anche Bergamo si trova, in prima fila, a combattere contro truffe on e off line. Negli ultimi mesi, infatti, l’intero territorio è stato vittima di numerose truffe legate ai call center che, spacciandosi per operatori bancari o telefonici, hanno richiesto dati sensibili alle persone più anziane. Il Comune e le autorità hanno risposto con campagne di sensibilizzazione e indagini più approfondite che permetteranno, come in campo nazionale, di stringere una rete sempre più stretta per far uscire allo scoperto i truffatori seriali.

In conclusione, la regola d’oro è quella di dubitare sempre, mantenendo i dispositivi aggiornati e non condividendo mai i dati personali. Alla fine, se ci pensiamo, la sicurezza online è sempre nelle nostre mani.

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