"Il Dio di Roserio”, sul palco del Fraellanza c'è Maurizio Donadoni
L'attore porta in scena il romanzo di Giovanni Testori, in un monologo che racconta di ciclismo, competizione e rimorso
In un unico atto, il romanzo Il Dio di Roserio di Giovanni Testori prenderà vita sul palco del Teatro del Circolo Fratellanza di Casnigo grazie all'attore Maurizio Donadoni. La serata in programma mercoledì 21 giugno alle 20.45 p stata pensata da Honio Teatro di Gazzaniga in collaborazione con il Circolo Fratellanza.
Storia di un ciclista senza scrupoli
Il monologo porta in scena la storia di un ciclista senza scrupoli, il diciottenne Dante Pessina, che, pur di primeggiare, in un momento di difficoltà, danneggia il suo gregario, Sergio Consonni 17 anni, facendolo cadere in corsa e procurandogli così danni irreversibili. Pessina era per tutti "il Dio di Roserio", quartiere alla periferia di Milano da cui romanzo e monologo prendono il titolo.
«La metafora dell'antiagonismo»
Donadoni sottolinea in merito al suo personaggio: «Pessina prova un rimorso enorme, la notte non dorme, non sa se raccontare la verità o meno. Va a trovare Consonni e, dopo essersi reso conto che non ricorda nulla, decide di stare zitto. Diventerà campione tra l'entusiasmo della folla. La storia è la metafora dell’antagonismo, di chi gioca sporco, quello che accade anche oggi, quando si deve scegliere tra l’arrivare con il sacrificio o in modo scorretto. È la lotta con il coltello descritta da Shakespeare che diceva che il sentiero del successo è così stretto che in due non ci si passa».
La serata è ad ingresso libero (90 posti) fino a riempimento sala.