Chi era l’alpinista bergamasco morto sul Lyskamm, nel massiccio del Monte Rosa
Angelo Panza, 66 anni, era un istruttore nazionale di grande esperienza e prudenza. Ha compiuto diverse imprese, anche in Antartide. Lascia moglie, due figli e un nipotino
La montagna non perdona. Neppure chi, come Angelo Panza, 66 anni (ne avrebbe compiuti 67 a dicembre), aveva una vastissima esperienza in quota. L'alpinista bergamasco ha perso la vita dopo un volo di 400 metri sul Lyskamm, nel massiccio del Monte Rosa.
Istruttore nazionale
Originario di Sedrina, viveva a Sorisole. Formava gli istruttori di alpinismo e scialpinismo, a livello nazionale. Ha compiuto diverse imprese, anche in Antartide. Sposato, con un figlio, una figlia e un nipotino, era stato anche direttore della Scuola Orobica Enzo Ronzoni.
Cosa è successo
Panza è precipitato insieme alla sua compagna di cordata, una donna di 47 anni, anche lei bergamasca e socia del Cai, ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Parini di Aosta in prognosi riservata. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano con l'elicottero. La cordata procedeva lungo il percorso della traversata est-ovest sul versante italiano ed è precipitata lungo il costone della montagna per circa 400 metri. Il corpo della vittima è stato portato a Gressoney La Trinité. Le indagini sono affidate alla Guardia di Finanza di Cervinia. I due alpinisti erano legati tra loro ed attrezzati, anche con i ramponi. È possibile che uno dei due sia scivolato in un passaggio delicato su roccia o su ghiaccio, trascinando l'altro con sé.
La cugina è vicepresidente del Cai di Zogno
Sua cugina, Silvia Panza, è vicepresidente del Cai di Zogno. «Angelo era sempre prudente, la sua passione era la montagna e seguire i giovani perché si avvicinassero alla montagna, sempre con prudenza», ha raccontato al Corriere Bergamo.