Niente montepremi

L'avventura di tre bergamaschi (senza portafoglio) a "Reazione a Catena". A volte la bravura non basta

Il gruppo di amici "Andata e ritorno" è rimasto campione per tre sere, ma non ha ultimato la catena finale

L'avventura di tre bergamaschi (senza portafoglio) a "Reazione a Catena". A volte la bravura non basta
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Si è conclusa così, senza portare il montepremi a casa, l'avventura di tre amici di Misano alla trasmissione "Reazione a Catena" su Rai Uno. Il terzetto composto da Massimo Vailati, 53 anni, Giancarlo Durelli di 35 e Marta Fugazzola di 20, ha trionfato per tre puntate nel programma condotto da Marco Liorni nello Studio Due di Napoli. A riportare la vicenda del gruppo della Bassa sono i colleghi di PrimaTreviglio.

Il trionfo della prima serata

Gli "Andata e ritorno" - come hanno deciso di chiamarsi per la comune passione per i viaggi - si erano allenati da tempo e lunedì sera, nella prima puntata della nuova serie della trasmissione, hanno dimostrato grande abilità in tutti i giochi arrivando a qualificarsi campioni, trionfando nella sfida de "L'intesa vincente", nella quale si devono indovinare più parole della squadra avversaria. Arrivati alla catena finale con più di centomila euro, però, hanno visto assottigliarsi a poco a poco la cifra. Arrivata poi a zero, in quanto non sono riusciti a chiudere la catena completando il terzetto finale.

Niente montepremi nemmeno nella seconda

Martedì sono ritornati, carichi e determinati, affrontando "I siparietti" con cui hanno pareggiato nell'Intesa vincente, arrivando a dieci parole. Allo spareggio, in cui si doveva indovinare una parola nel minor tempo possibile, hanno sbaragliato gli avversari. Tuttavia, anche stavolta hanno perso il montepremi, di oltre 110 mila euro, non riuscendo a chiudere la catena.

La sfida all'ultima parola di mercoledì

La terza sera, mercoledì, è stata quella del commiato dagli studi Rai per i campioni in carica: nell’intesa vincente gli sfidanti, "I tre puntini", hanno indovinato ben sedici parole; a quel punto "Gli Andata e Ritorno" hanno dato il loro meglio, arrivando a quattordici parole e giocandosi, con soli due secondi a disposizione, il tutto per tutto: ma non sono riusciti ad indovinare l'ultimo termine. Hanno così dovuto cedere lo scettro, seppure a testa alta. «Vi faccio tanti complimenti perché siete davvero forti - li ha salutati il conduttore -, è stato un piacere conoscervi e buon rientro a Bergamo».

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