Guardia Medica, per Ats Bergamo tutto procede (lentamente). Resta il dubbio sui numeri
Non è ancora chiaro quanti siano i medici che hanno sottoscritto un contratto per l'attività di Continuità Assistenziale
Procede più lentamente rispetto alle aspettative, ma pare che l'accordo raggiunto lunedì 19 giugno tra Ats Bergamo e sindacati dei medici per la Continuità assistenziale (l'ex Guardia medica) abbia comunque permesso di coinvolgere un buon gruppo di dottori, che gradualmente starebbero procedendo alla sottoscrizione dei contratti. E si apre una nuova ipotesi: l'apertura di ulteriori quattro sedi del servizio nelle prossime settimane, limitando i vicariamenti a un massimo di tre.
A distanza di pochi giorni dall'accordo firmato tra Ats, le tre Asst bergamasche e le organizzazioni sindacali dei medici, tutto sembra procedere nella direzione giusta, come si evince dal comunicato rilasciato dalla stessa Agenzia. Ma qualche dubbio c'è: non è chiaro, infatti, quanti medici abbiano effettivamente deciso di firmare un contratto e riprendere il servizio, che qualche settimana fa vacillava.
Né Ats, né i sindacati hanno fornito dati precisi. Anzi: come ha sottolineato Marcello Brembilla di Cisl Medici, intervistato da L'Eco di Bergamo, gran parte dei medici di Continuità assistenziale non sarebbero nemmeno rappresentati ai tavoli con Ats e Asst, perché non iscritti ai sindacati.
Questa poca rappresentanza potrebbe dunque spiegare una possibile (ma non accertata) poca adesione dei medici. Aggiornamenti sulla situazione verranno condivisi durante il prossimo incontro tra Ats, Collegio dei Sindaci e sindaci dei Comuni coinvolti, in programma per mercoledì 28 giugno.