Tantissimi appassionati

Racconto (in video e foto) dei tre giorni di Comicon: una fiera di cui Bergamo aveva bisogno

Si è conclusa la manifestazione di cultura pop, che ha raccolto oltre 28 mila visitatori: un successo, per un evento di cui si sentiva la mancanza

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di Eleonora Busi

Migliaia di visitatori, oltre ventottomila, hanno affollato gli oltre trentacinquemila metri quadrati della Fiera di Bergamo, accorsi per partecipare alla prima (storica) edizione di Comicon in terra bergamasca. Una tre-giorni - da venerdì 23 a domenica 25 giugno - fitta di appuntamenti a tema fumetti, videogiochi, cinema e serie tv, cultura asiatica e pop in generale, tra espositori (ben 150), gare cosplay (l'arte del rappresentare il proprio personaggio preferito), incontri tematici, concerti, oltre duecento ospiti e altrettanti eventi, in un tripudio di parrucche sgargianti, accessori di ogni genere e forma, portachiavi e immancabile collezionismo.

Diversi grandi nomi presenti

Chi ha partecipato anche soltanto a una delle giornate di Comicon non si è di certo annoiato: mostre, tantissimi ospiti - Bruno Bozzetto, Giorgio Cavazzano, Sio, Cydonia e Human Safari, tanto per citarne alcuni -, eventi di ogni tipo, dalla Comicon Cosplay Challenge alla K-Pop Crew Battle e intere aree tematiche con videogiochi, Realtà Virtuale e chi più ne ha più ne metta. Sotto il sole cocente degli spazi esterni, tra bancarelle di prodotti tipici giapponesi (riso al curry, onigiri, gyoza) e di PizzaCon, non potevano mancare i concerti. Nei tre giorni di festival il main stage ha accolto ospiti di un certo calibro: dalla "regina" delle sigle tv Cristina d'Avena alla cantautrice e musicista giapponese Mion, al suo primo concerto in Italia.

«Sono davvero emozionata per la mia prima esibizione qui, le persone hanno dimostrato moltissima energia nonostante il caldo - racconta entusiasta Mion, che si è esibita sul palco del Comicon nelle giornate di sabato e domenica portando sia brani originali che cover delle più amate canzoni tratte dall'animazione giapponese -. Ho avuto l'occasione di visitare Bergamo, tra cui Città Alta. La salita è stata un po' faticosa, ma è una città davvero bellissima, così come il cibo che ho provato. Spero di tornare presto in Italia: amo questo Paese, amo la cultura, il cibo, le persone, il clima, tutto. Mi è piaciuto moltissimo esibirmi qui, grazie mille».

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Mion

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Bergamo accoglierà nuove edizioni di Comicon

Una grande festa, di cui Bergamo forse sentiva un po' la mancanza, che ha saputo accogliere appassionati e semplici curiosi, giovani e adulti, ma anche famiglie con bambini, a cui è stata dedicata un'intera area "Kids". I numeri di questa prima edizione di Comicon raccontano un buonissimo risultato, tanto che con gli organizzatori di Napoli è stato sottoscritto un accordo pluriennale: significa che il capoluogo orobico accoglierà nuove edizioni.

«Da un paio d'anni in Piazzale degli Alpini organizzano un evento per gli appassionati di questo mondo, ma vederli ristretti solo in quella piazzetta un po' mi piangeva il cuore», racconta Daniel, 27 anni di Bergamo. Indosso ha un kimono interamente cucito a mano e imbraccia una spada stampata in 3D per rappresentare il personaggio di Kyojuro Rengoku direttamente dall'opera giapponese Demon Slayer. «Ora finalmente tante persone hanno la possibilità di girare, vedere, magari anche appassionarsi», conclude.

E se gli spazi della Fiera di Bergamo hanno saputo accogliere egregiamente le oltre ventottomila presenze, c'è anche chi suggerisce una soluzione alternativa, sulla falsariga del famosissimo Lucca Comics & Games - la fiera "principe" tra quelle organizzate ogni anno in Italia. «Si è presentata tantissima gente», dice meravigliato Enrico Gamba, in arte 151eg, tra un saluto e una foto ricordo ai propri fan. Enrico, nato proprio a Bergamo, è un noto content creator ed esperto di film e animazione, nonché uno dei super-ospiti della manifestazione.

«Questo tipo di fiera che mescola più cose nerd secondo me è il meglio per qualsiasi città, non solo Bergamo. Ma sarebbe davvero bello spostare il Comicon in Città Alta, tra le Mura venete, proprio come accade a Lucca - prosegue Enrico -. Magari è impossibile da organizzare, ma sarebbe davvero molto scenografica. Da persona che ama girare per le fiere, immagino che passeggiare per la città o il centro storico possa essere più carino».

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Vivere la fiera significa condividere le proprie passioni

Quel che è certo è che gli appassionati bergamaschi hanno finalmente trovato una "casa" in cui condividere le proprie passioni, provare nuove esperienze o portarsi a casa qualche ricordo o gadget esclusivo. Ben 150, infatti, gli espositori presenti, dislocati nei due padiglioni, che hanno vissuto la fiera da dietro il bancone del proprio stand. Tra questi c'è Sara, in arte ZibysArt, che condivideva il proprio piccolo "chiosco" con l'amica Asunicha. Da Brescia, Sara gira tutto il nord Italia portando di fiera in fiera i propri articoli a tema anime e manga, disegnati da lei stessa: disposti ordinatamente sul tavolino si trovano portachiavi, spille, charm, ma anche stampe originali.

«Uno stand ti porta tante soddisfazioni - confessa Sara -, è bello poter parlare con altre persone che hanno le nostre stesse passioni e ricevere apprezzamenti per la nostra arte, che fuori dal contesto fiera è difficile ottenere. È veramente molto bello, un po' faticoso, specialmente la fase preparatoria, però ne vale assolutamente la pena ed è un'esperienza che consiglierei a tutti».

Questa è la vera chiave che porta al successo manifestazioni come Comicon: la condivisione delle passioni. Perché i veri protagonisti non sono soltanto gli ospiti, gli eventi, gli incontri, ma le persone. Persone come Miriam di Torre de' Roveri, che partecipa alle fiere da almeno dieci anni. A Bergamo si è vestita da Korogu, piccoli esserini verdi tratti dal videogioco cult The Legend of Zelda. Oppure Valentina, 21 anni, arrivata in via Lunga direttamente da Crema. Parrucca bianca, bretelle a pois, spada interamente realizzata da lei in legno e cartone, per rassomigliare a Juuzou Suzuya, personaggio tratto dall'anime Tokyo Ghoul.

Passione, immensa creatività, voglia di vivere momenti memorabili e di fare nuove amicizie: tutto questo è Comicon. E Bergamo ne aveva davvero bisogno.

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