Tragedia sul Grand Combin, morto Walter Scarpellini: «Hai raggiunto la vetta più alta del mondo»
Il 42enne di Zanica si trovava in quota con due amici, quando è caduto in cordata proprio davanti ai loro occhi
È precipitato per seicento metri e, nonostante all'arrivo i soccorsi lo abbiano trovato ancora vivo, dopo sette ore di rianimazione in ospedale Walter Scarpellini non ce l'ha fatta. Il 42enne di Zanica, conosciuto come Walter Esse, era sul Grand Combin, massiccio delle Alpi Pennine occidentali, in Svizzera, di 4.000 metri. La zona di caduta sarebbe quella di Zermatt.
La caduta
Come riporta L'Eco di Bergamo, ieri mattina, domenica 25 giugno, intorno alle 2 aveva iniziato l’ascesa con altri due compagni di cordata, Josef Caccia e Melissa Iron Paganelli. La tragedia poco più di due ore dopo, quando è caduto proprio davanti agli occhi dei suoi amici, che hanno subito dato l'allarme, facendo partire il soccorso alpino. Trasportato all'ospedale di Sion, in Svizzera, le sue condizioni sono peggiorate. La sua salma si trova nella camera mortuaria dell’ospedale svizzero. Lunedì è previsto il rientro a Urgnano, nella casa dove aveva abitato fino ad alcuni mesi fa.
Il ricordo degli amici
Nel mentre, sui social sono in tanti a esprimere il proprio cordoglio per la sua scomparsa, scrivendo commenti sotto l'ultimo post sul profilo del 42enne, che mostra proprio la zona dove è avvenuta la tragedia, o scrivendo i propri messaggi. Spicca il saluto della Polisportiva Chignolese, dove Scarpellini aveva giocato appena concluso la stagione come preparatore dei portieri: «Ti voglio ricordare come una persona seria, vogliosa e appassionata del C5 come lo eri della montagna. Destino? Fatalità? Non lo so ma non è giusto morire così. Buon viaggio Scarpe, ora hai raggiunto la vetta più alta del mondo».