Il mercato è iniziato, può succedere di tutto ma una cosa non cambia: i principi della Dea
Bisogna avere pazienza e tenere sempre ben in mente alcuni paletti che rappresentano delle certezze per gli uomini mercato nerazzurri
di Fabio Gennari
Girano voci di continuo. Nomi a profusione (c'è chi li sta contando e siamo già a 36 collegati, in qualche modo, all'Atalanta) e poca logica. Pochissima sostanza e quasi nulla sul piano strategico. E allora ribadiamoli i principi su cui si basa il mercato nerazzurro, che sono pochi e la società nerazzurra cerca sempre di tenerli come stella polare. Non vanno dimenticati soprattutto quando ci sono paletti economici che dovrebbero cancellare ogni pensiero prima ancora che arrivi la domanda: ma è vero che trattiamo Pinco Pallino?
Primo: l'Atalanta lavora per giocatori di proprietà. Non ci sono prestiti secchi che possono essere considerati strategici. Perché Bergamo e la Dea non sono una Onlus e nemmeno accettano di avere elementi da altre squadre tanto per giocarsi un campionato. Secondo: gli stipendi che paga l'Atalanta sono commisurati alle possibilità della società. Quindi prima di ragionare su nomi super top è giusto chiedersi: quanto prende di stipendio? Il tetto, a Bergamo, è di circa 2 milioni. Quindi sopra quella soglie sono tutte voci.
Terzo: per migliorare una squadra del livello dell'Atalanta serve qualcuno di pronto e che abbia già dimostrato qualcosa di importante. Soprattutto che in poco tempo possa fare la differenza. Ragazzi come De Ketelaere del Milan o Greenwood dello United sono senza dubbio profili molto interessanti, ma hanno condizioni economiche, di lontananza dai campi e di prospettiva (due come loro sono profili da top club) per cui l'Atalanta, oggi, non pare proprio una soluzione possibile. Infatti di contatti o approfondimenti non ne risultano.
Infine, una questione molto pratica: se un nome esce, o è alle firme oppure il più delle volte è lontano dall'essere vero. L'Atalanta tiene costantemente un profilo bassissimo in tutte le trattative che sono reali, quando si scopre qualcosa significa che hanno già fatto quasi tutto altrimenti il "bidone" dei nomi seguiti aumenta sempre di più il suo contenuto.