Consegnati 60mila euro raccolti grazie alla catena umana tra Bergamo e Brescia

A distanza di un mese da quando migliaia di persone si sono unite in una lunghissima catena umana lunga ottanta chilometri tra Bergamo e Brescia, si raccolgono i frutti di un'iniziativa che ha fatto della solidarietà il suo punto cardine.

A intervallare ogni partecipante delle strisce di lana lunghe un metro e mezzo, confezionate a mano da volontari in un anno di lavoro, oggetto di una raccolta fondi i cui proventi verranno equamente devoluti tra Bergamo e Brescia per sostenere le organizzazioni che aiutano i giovani nell'affrontare i disagi provocati dal periodo post-pandemico.

Ben sessantamila gli euro raccolti grazie alla raccolta: a Bergamo ne beneficeranno il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare (Cdca), la Casa di Cura dell'Istituto Palazzolo e il Programma "Angelo Cocchi" che fa capo alla S.C. Psichiatria 1, la quale coordina le strutture territoriali del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze: Centri psico-sociali e centri diurni dell'Asst Ovest di Treviglio.

Durante la conferenza stampa Cristina Begni, Presidente dell’Associazione Viva Vittoria OdV, e Miriam Signorelli, referente di Viva Vittoria Bergamo, hanno voluto esprimere la propria gratitudine e quella di tutte le persone che per più di due anni hanno lavorato all’evento.

«Desideriamo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito al successo di "50 Miglia" - hanno dichiarato -: i cittadini e le cittadine che hanno partecipato, i volontari che hanno dedicato il loro tempo e le loro energie, le amministrazioni di Bergamo e Brescia, i Comuni e le associazioni che hanno accolto la catena umana nei loro territori. Siamo grati anche a Fondazione Conad ETS e a Conad Centro Nord per il loro prezioso sostegno e alle Torbiere del Sebino per aver agevolato il passaggio della catena offrendo l’ingresso ai partecipanti».