dal 6 luglio al 2 gosto

"Storie di Sport": in Val Gandino quattro serate teatrali dedicate a personaggi ed eventi

I reading sono programmati ogni giovedì in quattro paesi del territorio e diffondere la determinazione e la forza degli atleti coinvolti

"Storie di Sport": in Val Gandino quattro serate teatrali dedicate a personaggi ed eventi
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Quattro raeding teatrali legate dal filo conduttore "Storie di Sport" popoleranno l'estate della Val Gandino nell'ambito della sedicesima edizione della rassegna A Levar l’ombra da terra. Nadia Comaneci, ginnasta da 10 alle Olimpiadi; i pugni chiusi di Tommie Smith e John Carlos sul podio dei 200 metri nel '68; Carlo Nembrini, alpinista bergamasco tra Orobie e Ande;  il Mundial calcistico del 1978 in Argentina: sono personaggi e ricordi protagonisti dei quattro appuntamenti sparsi per la valle.

La perfezione di Nadia Comaneci

La rassegna prende il via giovedì 6 luglio alle 21, a Casnigo (Cortile Circolo Fratellanza, in caso di pioggia nel vicino teatro) dove la voce di Virginia Zini, accompagnata dalla musiche di Giulia Bertasi, narrerà attraverso il testo scritto a quattro mani con Livia Bonetti, la storia di Nadia Comaneci. Al centro del reading non solo l'impresa sportiva della giovanissima ginnasta rumena che stupì il mondo alle Olimpiadi di Montreal del 1976, ma anche la politica e le prepotenze del potere di quegli anni.

I pungi chiusi a Città del Messico

Giovedì 20 luglio sarà la volta di Peia (ore 21 al Centro Sportivo, in caso di pioggia Sala Polivalente di via Cà Bettera) con il reading Trentacinque secondi ancora, proposto da Giulio Baraldi con l’accompagnamento alla chitarra di Marco Turriziani. È la storia dei velocisti neri degli Stati Uniti alle Olimpiadi di Città del Messico 1968, dei pugni chiusi di Tommie Smith e John Carlos sul podio dei 200 metri. Una storia che abbraccia i temi del razzismo, del riscatto civile, politico e sportivo.

Nembrini, alpinista bergamasco

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Alle 21 nel Cortile Auditorium Pezzoli di Leffe (all'interno in caso di pioggia), l'appuntamento è con il racconto Carlo Nembrini, dalle Orobie alle Ande con Stefano Orlandi e la chitarra di Massimo Betti. Lo spettacolo è liberamente tratto da Illampù-Illimani, le ultime Ande di Carlo Nembrini il libro-diario che racconta la tragica vicenda dello scalatore di Nembro, morto nel 1973 mentre tentava in Bolivia il recupero di uno scalatore francese precipitato in un crepaccio.

Il Mundial tra calcio e scandalo

L’ultimo incontro tra sport e teatro è fissato alle 21 di giovedì 3 agosto allo Spazio Lostmymind, in via Ciro Menotti a Gandino. Si intitola I Mondiali della vergogna ed è dedicato al Mundial calcistico del 1978 in Argentina. Massimo Bonechi, accompagnato al piano da Alessio Betti, racconta di un'edizione macchiata dalle violenze (nascoste e dissimulate) della dittatura di Videla contro gli oppositori, negli stessi giorni in cui la nazione appariva in festa per un titolo poi conquistato. È la storia della tragedia collettiva di un popolo attraverso la metafora sportiva: il calcio come leva politica, come grande collettore di emozioni, come fenomeno di massa, come rituale tragico.

Tutte le serate sono ad ingresso libero e godono del patrocinio dei Comuni della Val Gandino, del Sistema Bibliotecario Valle Seriana, della Pro Loco Gandino e del Distretto "Le Cinque terre della Val Gandino"

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