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Giugno nuovo mese da record per l'aeroporto di Orio, ma i residenti tornano a lamentarsi
Quello appena finito è stato il mese con più passeggeri di sempre (quasi 1,5 milioni). Ma chi vive a Colognola alza la voce: «Mancato rispetto della fascia notturna»
Decollano i voli e i numeri da record dell'aeroporto di Orio, che alla fine di questo giugno di un anno in crescita costante può confermare il trend in salita, arrivando così a chiudere i primi sei mesi con un dato che supera i sette milioni e mezzo di passeggeri. Andare oltre i 14 milioni del 2019, miglior anno di sempre a oggi, e anzi arrivare a quota 15, sembra ormai un traguardo non lontano (si parla addirittura di 16 milioni).
Ogni mese scavalca l'altro
I dati, riportati da L'Eco di Bergamo, parlano di un giugno da 1 milione 439.539, che ha superato il miglior risultato mensile della storia, registrato a maggio 2023. Si conferma così un andamento di continui sorpassi, quasi ogni mese giocasse alla cavallina con quello precedente.
In questo giugno, prima ancora dell'inizio vero e proprio dell'estate, anche il record giornaliero è stato siglato: l'11 giugno, con i suoi 54.571 passeggeri giornalieri, detiene ora il primato. Tutti questi numeri sembrano però destinati a cambiare ed essere nuovamente battuti dall'imminente inizio del periodo più turisticamente movimentato dell'anno.
Ma i residenti...
I record, tuttavia, non fanno piacere a tutti, anzi irritano chi vive vicino all'aeroporto ed è stremato dall'inquinamento acustico e preoccupato per quello ambientale. Mail di lamentela, segnalazioni, post più o meno taglienti pubblicati sui social sono ormai una costante, ma la polemica è atterrata anche sui bollettini parrocchiali locali.
«Il traffico aereo è arrivato a un grado di congestione tale che comporta necessariamente il mancato rispetto della fascia notturna - si legge sulla pubblicazione del Quartiere Colognola -. Le parole di rassicurazione da parte di Sacbo circa una particolare attenzione all'ambiente volano via. In realtà vuol continuare a crescere: superata la barriera dei dieci milioni di passeggeri, si è puntato agli undici, poi ai 12, poi ai 13 e ora ai 14; alla faccia dei diritti e della qualità di vita dei residenti di interi quartieri cittadini e paesi limitrofi».
