Città Alta e Colli, via ai lavori per la sostituzione di oltre 1.800 punti luce con tecnologia led
Si completa così il piano di sostituzione con tecnologia led dei punti illuminanti della città di Bergamo, partito nel 2016
Poco più di 1.800 i punti luce di Città Alta e dei Colli che verranno sostituiti a led dai tecnici di A2A nei prossimi giorni. L'intervento non riguarderà le lampade - ormai divenute storiche - nel centro storico e non ci saranno particolari disagi per soste o mobilità, ma a essere sostituite saranno solo le lampadine.
Anzi: grazie a questa operazione, la riduzione di produzione CO2, rifiuti Raee e consumi di energia sarà ancora più marcata, soprattutto in considerazione del beneficio ambientale di risparmio pari a quasi duecento ulteriori tonnellate di CO2.
Si completa così il piano di sostituzione con tecnologia led dei punti luce della città di Bergamo. Un piano che ha preso il via nel 2016 dall'Amministrazione Comunale, quando sono stati convertiti circa quindicimila punti luce e sostituite la totalità delle lampade di illuminazione pubblica di Bergamo Bassa.
Risparmio energetico ed economico
Con il nuovo sistema, fanno sapere da Palazzo Frizzoni, è stata stimata una riduzione di 1.600 tonnellate di CO2 e il risparmio di sette quintali di rifiuti di apparecchiature elettriche. Non solo: la rete di illuminazione pubblica di Bergamo registra ora una riduzione del cinquanta per cento del consumo di energia elettrica.
«L'obiettivo principale - sottolinea l'assessore alle Reti, Marco Brembilla - è riuscire a valorizzare al meglio le vie del centro storico attraverso un sistema di illuminazione moderno e che consente di ottenere benefici non solo a livello ambientale, ma anche in termini di efficienza energetica, con quel che ne consegue in termini di risparmio economico».
«Non cambiare i lampioni e i dispositivi che da qualche decennio ci siamo abituati a vedere nelle strade di Città Alta e dei Colli - conclude - consentirà di non stravolgere la percezione dei luoghi più noti della nostra città e sono convinto che l’effetto finale consentirà anche di ridurre l’inquinamento luminoso, restituendo il centro storico in tutto il suo fascino».