De Roon e quei 2.500 euro di multa per la foto in cui prendeva in giro la Roma
Gli uomini della Procura Federale sono stati molto attenti alla partita tra Atalanta e Roma, considerando il post incriminato come punibile
di Fabio Gennari
La Figc, in data 5 luglio, ha emesso un comunicato con cui spiega perché Marten de Roon ha preso 2.500 euro di multa per un post sui social. Il numero 15 della Dea, dopo la vittoria per 3-1 a Bergamo contro i giallorossi, ha pubblicato messaggio con la sua foto, il dito medo con un portachiavi attaccato (identico a quello regalato da Mourinho a un giornalista del Feyenoord pochi giorni prima) e una frase: «When your roots are in Rotterdam and you beat As Roma». Ovvero: «Quando hai le tue radici a Rotterdam e batti la Roma».
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Secondo le autorità sportive, come si legge nel comunicato, Marten de Roon, è stato multato «per aver in data 24.04.2023, successivamente alla disputa della gara Atalanta vs Roma, valevole per la 31^ giornata del campionato di Serie A TIM della corrente stagione sportiva e terminata con il punteggio di 3-1, e al fine di celebrare la vittoria della squadra nerazzurra postato sui propri personali profili social un messaggio in lingua inglese dal contenuto denigratorio, provocatorio, ingiurioso e offensivo nei confronti della società A.S. Roma».
La cifra di 2.500 euro è «frutto dell'accordo tra le parti»: evidentemente lo stesso de Roon ha preferito chiuderla velocemente, ma questo non significa che tutto possa passare sotto traccia. Ci si attacca al dito medio senza ricordare e sottolineare che il centrocampista orobico è sempre impegnato sui social a trovare testi e immagini simpatiche per stemperare un po' anche la tensione. Non è certo de Roon quello che passa il tempo su Facebook, Instagram o altri a «denigrare, provocare, ingiuriare e offendere» gli altri.
La decisione della Figc probabilmente è giusta per gli articoli citati nel dispositivo, ma a questo punto diventa chiaro come non bisogni incappare in certe situazioni perché passare dallo sfottò a qualcosa di peggio, purtroppo, è facilissimo.