L'Odissea di un bergamasco per arrivare a Genova in treno. E c'è pure il supplemento
Un utente del servizio ferroviario racconta le peripezie per arrivare nel capoluogo ligure, fra cancellazioni e assurdità
Egregio direttore,
volevo raccontarle la mia gita a Genova, lunedì scorso. Una gita adatta a tutte le tasche, che si può fare prendendo treni interregionali: con trenta euro si va e si torna da Bergamo in circa tre ore. Insomma, si può passare una bella giornata sulla spiagge di Genova, sul suo stupendo lungomare.
Il giorno prima ho acquistato i biglietti su Trainline e la mattina ci siamo presentati puntuali in stazione per il convoglio delle 7.45 diretto a Milano Centrale. Cancellato.
Mi è venuto un colpo. Ma come cancellato? E la gita a Genova? E la coincidenza a Lambrate? E il biglietto già pagato? E le trenette al pesto?
Guardo il tabellone degli orari, consulto freneticamente il sito di Trainline. Scopro che è possibile prendere l’8.02 per Milano e che si può salire su un interregionale a Lambrate, diretto a Pavia, alle 8.54. A Pavia, poi, possiamo prendere un Intercity diretto a Genova Principe e Ventimiglia. Scendiamo a Pavia e in pochi minuti alle 9.25 arriva il treno salvatore.
Un controllore scende alla prima carrozza, vado subito a spiegargli la situazione. Lo vedo molto scettico, mi dice che dovrò pagare anche il sovrapprezzo oltre al supplemento perché il biglietto del supplemento avrei «dovuto farlo in stazione». Ma allora non ha capito niente?
Gli ri-spiego che siamo arrivati da cinque minuti e che siamo vittime di un convoglio cancellato da Trenord a Bergamo senza alcun avviso. È irremovibile, dice che dobbiamo pagare circa 36 euro in più, diciotto a testa. Praticamente il prezzo del biglietto. Sono incredulo, ma sfodero un sorriso e gli dico che sì, certo, va benissimo. È giusto che io paghi profumatamente per un disservizio causato da Trenord. Giusto, certo.
Facciamo tutto il treno fino alla decima e ultima carrozza, il convoglio è pieno zeppo di vacanzieri. All’ultima carrozza ci fermiamo. Controllore ti sfido: ce la farai a verificare tutti i biglietti e ad arrivare fino in fondo al treno, da noi? Hai circa un’ora di tempo... Riuscirai a realizzare la tua sete di ingiustizia? Alle ferrovie un consiglio: passi pure cancellare i treni, ma almeno non cancellate il buon senso dei dipendenti!
P. S. Comunque no, non ce l’ha fatta.