È un medico di base l’uomo morto carbonizzato nell’incidente di Brusaporto
Francesco Randon, 60 anni, era da un mese in servizio a Pontirolo. Forse un malore la causa dell’incidente
Da appena un mese era entrato in servizio come medico di base a Pontirolo Nuovo, nel suo ambulatorio all’interno del “Condominio solidale”. Il dottor Francesco Randon, padovano ma ora residente a Farà d'Adda, ieri (lunedì 10 luglio) alle 13 aveva terminato il suo turno. Due ore dopo era al volante lungo la statale 42 per raggiungere alcuni pazienti che aveva ancora tra Berzo San Fermo e Borgo di Terzo. Ma si è schiantato contro un tir con rimorchio ed è morto carbonizzato all’interno della sua Ford Puma.
Forse un malore la causa dell’incidente
Secondo una prima ricostruzione, pare che sia stata proprio l’auto di Randon a invadere l’altra corsia, tra Seriate e Brusaporto. Il conducente del camion, Carlo Julita, 51 anni, di Cividate al Piano, ha cercato di evitare il mezzo, ma non ce l’ha fatta. Immediato e violento il rogo che ha avvolto l’auto, andata completamente carbonizzata, nonché il rimorchio e parte della cabina del camion.
Illeso il camionista
Julita, che doveva effettuare una consegna di frutta e verdura a Lecco, è riuscito a scendere dall’abitacolo ed è rimasto illeso.
Difficile l’identificazione di Randon
Le fiamme hanno distrutto rapidamente documenti e smartphone, oltre a rendere irriconoscibile il corpo. Soltanto in serata, incrociando il modello dell’auto, parte della targa e parte del telaio, si è riusciti a risalire al nome della vittima, che a Padova lascia moglie e una figlia.
Forti disagi per il traffico
Fino a ieri sera la strada è rimasta chiusa per la rimozione dei veicoli e la bonifica dell’area, nel tratto tra l’Iper di Seriate e lo svincolo del Bennet di Albano. La corsia verso Lovere è stata riaperta poco prima delle 22, mentre la corsia opposta è stata chiusa dall’Anas per l’asfalto molto danneggiato. Oggi si capirà quando verrà riaperta.