Chi era il 37enne morto in bici scendendo dal Vivione, a Schilpario
Vittima dell’incidente il bresciano Damiano Bianchi, autista di bus di linea che abitava a Berzo Demo, in Valcamonica
Era un grande appassionato di bicicletta Damiano Bianchi, 37enne autista di bus di linea di Berzo Demo, in Valcamonica. Ieri, domenica 16 luglio, ha perso la vita sulla strada che scende dal passo del Vivione, a Schilpario, a causa di un incidente con un’auto. E pensare che era stato indeciso fino all’ultimo se unirsi per l’uscita ai compagni del Gnani Bike Team di Braone: era infatti un po’ stanco.
La salita alle spalle
In ogni, caso, alla fine, è andato. I ciclisti avevano raggiunto il Vivione, dove si erano fermati a bere un caffè e a farsi l’immancabile selfie con il cartello del passo alle spalle. Dopo la faticosa salita – uno scherzo per pedalatori come lui, abituato a ben altre sfide -, la discesa. Ai Fondi di Schilpario, però, un mini suv Suzuki guidato da un bergamasco, che procedeva in direzione contraria, ha girato a sinistra per entrare nel piazzale del Museo Storico Militare. Bianchi è finito violentemente contro la parte anteriore dell’auto.
Le urla dei compagni
I compagni che hanno assistito all’impatto hanno urlato. Si capiva che era gravissimo. Sono intervenuti un equipaggio della Croce Rossa di Vilminore e l’elicottero del 118 di Bergamo, ma non c’è stato nulla da fare. Per i rilievi dell’incidente è intervenuta la Polizia locale della Val di Scalve, con l’ausilio dei carabinieri di Vilminore.
Non era sposato
Bianchi non era sposato né aveva figli e il tempo libero lo dedicava alla bicicletta. Viveva con i genitori Bortolino e Marinella e aveva una fidanzata, Silvia. Lascia anche una sorella, Eleonora, che da poco ha partorito due gemelle.