Ernia del disco: sintomi, esercizi, cure e intervento
Il mal di schiena è uno dei disturbi più diffusi tra gli italiani. La percentuale delle persone che ne soffre, infatti, raggiunge l'80%. E la lombo-sciatalgia è la causa principale di astensione dal lavoro, nonché la più frequente di visite mediche. Spesso la causa è un’ernia del disco.
Ernia del disco: i sintomi
Si avverte un dolore che, partendo dalla regione lombare, si irradia a uno od entrambi gli arti inferiori sul decorso del nervo sciatico. I sintomi possono fermarsi qui, o accompagnarsi a turbe della sensibilità, come formicolio o intorpidimento. C'è anche chi avverte una sensibile perdita di forza a carico dell'arto interessato. Le cause alla base di tale manifestazione clinica possono essere molteplici, ma il comune denominatore è rappresentato da una compressione di una o più radici nervose a livello della colonna lombare. Questa compressione può causare la sola irritazione del nervo con conseguente dolore (lombosciatalgia) o, nei casi più gravi, determinare una sofferenza del nervo stesso con importanti deficit neurologici, tali da impedire il sollevamento della gamba stessa e il suo spostamento.
«Tra le cause di una sindrome lombosciatalgica, l'ernia del disco lombare e la stenosi spinale lombare rappresentano le patologie più frequenti», spiega il dottor Claudio Ferlinghetti, neuro-chirurgo bresciano al servizio dei pazienti presso il centro specialistico vertebrale Atlante, nato a Capriolo dall’esperienza del Poliambulatorio MedicalPlan. Al suo interno collaborano numerosi specialisti che, con un approccio multidisciplinare, intervengono per risolvere tutte le patologie della colonna vertebrale. «Se il sintomo predominante è il dolore, il trattamento conservativo rappresenta la prima scelta. Se al termine di due mesi di trattamento il paziente non avvertisse alcun beneficio o un miglioramento clinico soddisfacente, la soluzione al problema può essere trovata nell'intervento chirurgico. Quest'ultimo è sempre necessario in caso di grave deficit neurologico».
Trattamenti conservativi e approccio multidisciplinare
Esistono oggi numerosi trattamenti per curare tali sintomi, che comprendono i farmaci, la fisioterapia, l'applicazione di apparecchi elettromedicali Tens, Tecar, Laser, etc, fino alla chirurgia. Al fine di stabilire il trattamento più adeguato per ciascun paziente, è fondamentale un'accurata raccolta delle caratteristiche dei sintomi del paziente (anamnesi), un'attenta visione degli esami radiologici (Radiografie, Tac e Risonanza Magnetica) e uno scrupoloso esame clinico. Partendo da tali presupposti si è in grado di identificare il problema, ossia formulare una diagnosi, e intraprendere la cura che porterà alla guarigione. L'obiettivo primario è quello di proporre una soluzione che sia la meno invasiva possibile, basandosi sulla somministrazione di farmaci e su una rieducazione motoria (fisioterapia). Il punto di forza del centro è la stretta collaborazione tra i vari professionisti: l’equipe è formata da neurochirurghi, fisioterapisti, osteopati, ortopedico, massofisioterapista e da un istruttore di ginnastica posturale. Con un approccio multidisciplinare, si imposta per ogni paziente un percorso di guarigione personalizzato.
L'ozonoterapia
Tra le molteplici terapie oggi utilizzate per curare i sintomi dell’ernia del disco, l’ossigeno/ozono terapia è probabilmente quella più conosciuto, con numerosi lavori scientifici che ne supportano l’efficacia clinica. Basti pensare che nell’ernia del disco lombare si ottiene la guarigione in più dell’80% dei casi.
L’ozono agisce sul dolore grazie ad un’azione antiinfiammatoria e miorilassante, inoltre aiuta la guarigione favorendo il microcircolo: ne consegue un accelerazione del processo di essicamento/riassorbimento dell’ernia del disco. Non essendo un farmaco, l’ozono non ha controindicazioni, non interferisce con eventuali farmaci assunti dal paziente e non presenta alcun effetto collaterale.
La procedura varia a seconda della zona e della problematica da trattare. Nel caso di ernie del disco e/o protrusioni discali lombari, la terapia consiste nell’iniettare l’ozono in sede intramuscolare paravertebrale lombare. Nel caso di contratture muscolari, ernie o protrusioni discali cervicali, l’ozono viene iniettato in sede sottocutanea. Le procedure vengono eseguite utilizzando piccoli aghi in modo da creare il minor disagio possibile al paziente, il quale può riprendere le proprie attività quotidiane dopo il trattamento, lavoro compreso.
La chirurgia mini invasiva
Obiettivo dell'intervento chirurgico, in presenza di ernia del disco, è quello di rimuovere la causa che determina la compressione delle strutture nervose all'interno del canale spinale: «Si tratta di materiale discale nel caso di un'ernia del disco, o di un'ipertrofia legamentosa o artrosi articolare nel caso di una stenosi spinale. È oggi possibile ricorrere alla microchirurgia, cioè avvalersi del microscopio per l'intervento» spiega il dottor Claudio Ferlinghetti.
Che cosa si intende per microchirurgia e chirurgia mini invasiva?
«La microchirurgia consiste nell'applicazione del microscopio nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale. I microscopi di ultimissima generazione consentono di ottenere un ingrandimento fino a dieci volte l'occhio umano e di offrire la massima illuminazione del campo operatorio. La chirurgia miniinvasiva consiste nell'esecuzione di piccoli accessi chirurgici che salvaguardano l'integrità dei muscoli. Questi accessi vengono praticati, a seconda dei casi, a livello addominale, al fianco o alla regione lombare. È possibile oggi sostituire, grazie allo sviluppo di materiali sempre più performanti, un disco malato con un disco artificiale mobile, che permette di salvaguardare il movimento della colonna vertebrale». I vantaggi sono evidenti: «Minima invasività con piccole incisioni cutanee, elevato ingrandimento fino a nove volte, massima illuminazione del campo chirurgico, minimo danno della muscolatura e minime perdite ematiche, rispetto delle strutture legamentose e articolari. Tutto questo significa abbattimento dei rischi e delle complicanze, nonché massima sicurezza per il paziente che il giorno stesso dell'intervento può alzarsi; in seconda giornata post-operatoria può già essere dimesso. I tempi della ripresa sono molto rapidi: già dopo un mese, infatti, il paziente può tornare alla propria attività lavorativa». Nel trattamento chirurgico dell'ernia del disco lombare la microchirurgia rappresenta ormai lo standard.
I contatti
Contattare Medical Plan al 030 0948 545 o alla mail info@medical-plan.it.
Maggiori informazioni sul centro polispecialistico di Capriolo al sito: www.medical-plan.it