La vecchia sede della scuola Lorenzini di Seriate diventerà un asilo nido. Ma sarà privato?
Scontro in Consiglio comunale fra giunta e opposizione sulla decisione di trasferire l'istituto e sul futuro dell'immobile lasciato
di Marta Belotti
Si è parlato tanto di scuola durante il Consiglio comunale di Seriate di martedì 18 luglio. Durante la seduta, l’argomento è stato toccato più volte. In primis, per quanto riguarda il ritorno del servizio di trasporto scolastico per la zona Cassinone, precedentemente sospeso per mancanza di fondi. Sul suo ripristino, l’assessore all’Istruzione Antonella Gotti ha garantito massimo impegno.
L’apertura è stata apprezzata anche dalla minoranza Sinistra per un’Altra Seriate, estremamente critica invece sull’altra questione scottante inerente il sistema scolastico a Seriate: la chiusura della Lorenzini.
Per essere precisi, si tratta del trasferimento dell’istituto dall’attuale sede di via Fermi a quella di via Buonarroti, dove già è presente una scuola dell’infanzia e primaria, che verrà tuttavia ricostruita grazie ai fondi del Pnrr e convertita in un polo 3-6 anni.
Nel complesso, si tratta di uno spostamento di due chilometri di distanza. Che Marco Sironi, consigliere capogruppo di Sinistra per un’Altra Seriate, fosse “caldo” sul tema è stato evidente fin dai primi minuti della seduta, quando, ben prima di arrivare al punto specifico riguardante la questione - l’ultimo all’ordine del giorno - è esploso: «Stiamo vivendo una situazione da basso impero, lo dimostra l’opera della rotonda tra via Italia e via Paderno; lo dimostra la chiusura della Lorenzini».
Sironi, con questa vivace espressione, intendeva esternare la propria disapprovazione nei confronti di un’Amministrazione che, a suo parere, non è in grado di ascoltare i cittadini e prende le decisioni d’imperio.
La bagarre è stata inevitabile (...)