Ponte San Pietro ha festeggiato Sant'Anna, ma la sua chiesetta cade a pezzi
Le infiltrazioni nel tetto stanno rovinando gli affreschi barocchi del piccolo gioiello nel centro del paese. Appello per la raccolta fondi
di Laura Ceresoli
Da sempre, nella ricorrenza del 26 luglio, ovvero la festa di Sant’Anna, a Ponte San Pietro si tiene una processione che ha nell’omonima chiesetta il suo punto d’arrivo.
A riprova dell’importanza di questo evento, lo storico Mario Testa annota nella sua guida che nel 1681, e ancora nel 1700, venne costruito un ponte posticcio sul Brembo per permettere il passaggio della processione da “Ponte de za” a “Ponte de là”, probabilmente proprio all’altezza della odierna passerella Gianfranco Miglio.
Tuttavia, anche quest'anno le celebrazioni non hanno potuto godere appieno dello splendore di questo bene di notevole valore storico e religioso situato all’inizio di via Piazzini, di fronte alla piazza monsignor Casari, salendo dalla pinacoteca Vanni Rossi.
Già, perché da anni questa graziosa cappella addossata alle case della storica contrada De’ Mozzo necessita di un restauro. Qui fanno capolino anche tele seicentesche di interesse, una in particolare, con una natività di Maria di scuola bergamasca.
La pioggia filtra dal tetto a coppi attraverso la copertura di travi ammalorate, fino agli affreschi barocchi della piccola volta. Al centro campeggia, in uno sfondato di cielo, la colomba dello Spirito Santo, segno dell’Annunciazione che rischiara la finta architettura dipinta, che continua sui quattro lati e si raccorda in basso a una raffinata trabeazione ornata da decorazioni floreali a rischio di crollo, specie sulla parte dell’altare.
Già nel 2021 l’associazione “Un fiume d’arte” ha lanciato l’allarme e ora prosegue l’impegno degli artisti per salvaguardare questa cappella: «A causa delle infiltrazioni dal tetto sono messi a repentaglio gli affreschi barocchi di autore ancora ignoto che ne decorano la piccola volta - spiega il pittore Marco Botte (...)