Il report

Sostenibilità, futuro e mezzi pesanti: tutti i dati sul parco veicoli della Bergamasca

Quanti sono i tir e i bus elettrici, gli Euro 0 ancora in circolazione e l'età media di quelli che viaggiano nella nostra provincia?

Sostenibilità, futuro e mezzi pesanti: tutti i dati sul parco veicoli della Bergamasca
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Si discute tanto di mezzi pesanti e autobus per sostenibilità, elettrico e stato dei veicoli, magari quando si nota che ce n'è qualcuno un po' "vecchio" ancora in circolazione. Ma quali sono, al di là della percezione dei cittadini, i numeri reali qui in Bergamasca? Adesso li si può conoscere, perché l'azienda Continental ha realizzato, anche quest’anno, l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti.

Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Lombardia nel 2022, attraverso l’analisi dei dati su immatricolazioni, alimentazione, anzianità e categoria euro. Andiamo quindi a vedere qual è lo stato del parco veicoli qui da noi.

L'incremento delle immatricolazioni

Dall’analisi emerge una Bergamasca caratterizzata da un incremento delle nuove immatricolazioni: per quanto riguarda gli autocarri, la nostra provincia si distingue per un aumento di immatricolazioni del 7,4 per cento, passando dalle 732 della scorsa rilevazione alle 786 attuali. Dati significativamente in crescita anche per gli autobus, dove le nuove immatricolazioni passano in un anno da 22 a 30, facendo segnare un +36,4 per cento.

Si fanno strada a fatica ibridi ed elettrici

Passando all'alimentazione di camion e tir, Bergamo presenta lo 0,2 per cento di autocarri elettrici e raggiunge lo 0,8 per cento di ibridi. I mezzi a gasolio si attestano al 91,6 per cento, quelli a benzina il 2,9 per cento. Osservando i numeri dei bus, il gasolio occupa ancora la quota preponderante del mercato con il 93,7 per cento, in leggero calo rispetto al 2021 quando era il 94,1 per cento, seguito dall’elettrico, pari all’1,2 per cento. Praticamente inesistenti, invece, i veicoli ibridi che segnano uno 0,01 per cento, mente i benzina toccano quota zero.

Diffusa la categoria Euro 6

Arriviamo poi alle categorie Euro: da noi per i mezzi pesanti si segna una quota molto bassa di mezzi appartenenti alla categoria Euro 0, pari al 6 per cento. La quota più rappresentata è la Euro 6, che aumenta di oltre 5 punti percentuali e conquista il 36,6 per cento del mercato. Insieme, le categorie più giovani (Euro 5 ed Euro 6) superano la metà delle unità in circolazione, toccando il 54,5 per cento.

Trattando di autobus, si nota un andamento meno brillante: gli Euro 0 rappresentano il 6,7 per cento del parco circolante, mentre le classi più giovani (Euro 5 e 6) crescono e sfiorano il 51 per cento (dal 48 per cento della precedente rilevazione). La categoria più rappresentata in provincia è la Euro 6, che raggiunge il 34,5 per cento.

Mezzi in giro da 5 a 10 anni, i più diffusi

Siamo giunti infine al tema età del parco auto: per quanto concerne gli autocarri, nella nostra provincia la fascia più rappresentata è quella tra i 5 e i 10 anni (22,7 per cento), seguita dalla fascia 10-15 (18,5 per cento del parco). I mezzi fino ai 5 anni sono poco più di un quarto del totale, mentre quelli oltre i 20 sfiorano il 19 per cento.

E gli autobus? La fascia più rappresentata è quella 5-10 anni, con il 23,7 per cento, 2,5 punti in più rispetti all’anno precedente. Aumentano i mezzi oltre i 20 anni che arrivano a sfiorare il 19 per cento, mentre calano quelli che ne hanno al massimo 5, che passano dal 21,6 per cento del 2021 al 19,3 per cento del 2022.

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