Il racconto di un bergamasco nell'inferno di Corfù
La testimonianza di Jacopo Selvaggio che con un gruppo di amici si trova in vacanza in Grecia
Il giovane bergamasco Jacopo Selvaggio, di Covo, insieme a un gruppo di amici settimana scorsa è andato a Corfù per le vacanze, mai pensando di trovarsi in un inferno di incendi e fiamme.
La Grecia che brucia
Nei giorni scorsi diversi roghi hanno provocato la morte di tre persone, causato l'evacuazione di migliaia di turisti e bruciato ampie parti di Rodi, Corfù e Evia (Eubea). Proprio su quest'ultima isola la situazione resta ancora complicata, segnala il sito web di Kathimerini, indicando che i vigili del fuoco restano al lavoro per contenere le fiamme. Sempre sull'isola di Evia ieri sono morti i piloti del canadair che, mentre era impegnato a trasportare acqua per domare gli incendi, si è schiantato contro una collina.
Anche un allevatore di 41 anni, scomparso da domenica, è stato ritrovato bruciato in una baracca in una zona sperduta. Nuovi incendi stanno colpendo le isole greche di Rodi e Corfù costringendo all'evacuazione in nove aree. Si tratta della ''più grande evacuazione" nella storia greca, hanno avvertito le autorità della protezione civile parlando del "rischio estremo" di incendi sull'isola di Creta.
Sono circa 2.500 le persone che sono già state evacuate da Corfù a causa degli incendi, mentre 20mila turisti hanno lasciato l'isola di Rodi per i roghi. Proprio a Corfù si trova il covese Jacopo Selvaggio che insieme ai suoi amici è stato testimone oculare della tragica situazione.
"Dalla finestra vedevamo le fiamme avvicinarsi"
"Dalla nostra camera abbiamo visto le fiamme avvicinarsi sempre di più all’albergo – ha detto - Fortunatamente l’incendio si è attenuato anche grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco, ma viviamo in allerta. Il Ministero italiano degli Esteri ogni giorno ci manda informative sull'andamento dei roghi. Speriamo che il peggio sia passato, altrimenti dovremmo evacuare. Per ora comunque, a parte tanta apprensione non siamo stati in pericolo".