Dopo il maltempo, danni al Palazzetto di Caravaggio per 130 mila euro
Il Comune spera di poter riaprire alle attività sportive entro settembre, nel frattempo cerca di reperire risorse per la sistemazione
Diversi i danni al Palazzetto dello sport di Caravaggio, con 130 mila euro calcolati dal Comune per poterlo rimettere in sesto: la struttura era stata colpita dal maltempo lo scorso venerdì 22 luglio, con forti raffiche di vento e pioggia battente, che avevano costretto a dichiarare la non idoneità per le attività sportive. Il fatto è riportato dai colleghi di PrimaTreviglio.
Si spera di riaprirlo entro settembre
Come dichiarato dal sindaco Claudio Bolandrini, si sta valutando la possibilità di sistemare la struttura di piazzale Morettini entro settembre, in maniera da permettere ai ragazzi dell'istituto superiore Galilei di poterla utilizzare per le lezioni di educazione fisica. Lo stesso vale per le associazioni sportive che fanno allenamenti e gare, in particolare il Basket 86.
Il materiale per le riparazioni maggiori, però, difficilmente arriverà prima di metà o fine settembre, dato che agosto è un mese complicato. Servirà poi un intervento più radicale sulle coperture, che però metteranno fuori servizio il Palazzetto per diversi mesi. Nel bando "Sport e periferie", il progetto per l'impianto fotovoltaico sul tetto era stato ammesso, ma non inserito tra i finanziati. All'epoca costava 1,8 milioni di euro, ma i primo cittadino ha precisato che quest'estate ci sarà un altro bando, dal quale il Comune spera di aggiudicarsi il finanziamento. nel frattempo, ha già contattato la provincia per la questione del Galilei, dato che è di sua competenza.
I danni alla struttura
Nel corso del violento nubifragio dell'altra settimana, la settima campata della struttura è stata sollevata dal forte vento, che soffiava anche a settanta chilometri orari, con dispersione di materiale isolante. Risultato: piove all'interno, per cui l'Amministrazione si sta preoccupando, mentre aspetta un eventuale finanziamento per gli interventi più impegnativi, di chiudere l'infiltrazione nel tetto.
«Adesso l’evento estremo ci ha messo davanti la priorità della sicurezza e del funzionamento della struttura - ha spiegato Bolandrini -. Percorreremo tutte le strade possibili con gli enti superiori per reperire risorse e coordinare l’ospitalità quando dovremo chiudere e compileremo i moduli quando sarà dichiarato lo stato di calamità naturale per la Regione Lombardia».