In calo vari settori dell'industria bergamasca. Esaurita la crescita dell'artigianato
La produzione industriale diminuita del -2,5 per cento dopo nove rialzi consecutivi, l'artigianale del +0,2 per cento. I dati della Camera di Commercio
Nel secondo trimestre, la produzione delle imprese industriali bergamasche con almeno dieci addetti è diminuita del -2,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022: si tratta della prima variazione negativa, dopo nove trimestri consecutivi di crescita. Per le imprese artigiane con almeno tre addetti il dato rimane ancora lievemente positivo (+0,2 per cento), ma in netto rallentamento rispetto agli incrementi dell’ultimo periodo. A dirlo sono i dati del report della Camera di Commercio.
La variazione congiunturale conferma il marcato ripiegamento della produzione industriale (-1,1 per cento) e il sostanziale “appiattimento” di quella artigiana (-0,1 per cento). Fatturato e ordini risultano in calo rispetto al trimestre precedente, e anche le aspettative registrano un peggioramento: risultano particolarmente pessimisti gli imprenditori artigiani, che evidenziano i livelli di fiducia più bassi degli ultimi tre anni.
Industria: calo in vari settori, resiste la meccanica
Il calo registrato dalla produzione dell’industria orobica è l’esito di un lungo processo di rallentamento: il segno negativo risulta diffuso nella maggioranza dei settori e in particolare nel tessile, nella gomma-plastica e nella chimica, per citare tre comparti rilevanti nella Bergamasca. Ancora lievemente positiva la meccanica, che rappresenta il settore più grande dal punto di vista occupazionale.
Il fatturato mostra una variazione congiunturale negativa (-1 per cento) e i listini stanno rallentando (incremento congiunturale pari a +0,9 per cento), sulla scia della frenata evidenziata dai costi delle materie prime, che aumentano del +1,1 per cento nell’ultimo trimestre. Anche gli ordini registrano una caduta, in questo caso particolarmente significativa (-4,1 per cento). Continua invece il trend positivo dell’occupazione, pari al +0,4 per cento. Stabile l’utilizzo della Cassa Integrazione, che ha riguardato il 7 per cento dei lavoratori.
Esaurita crescita dell'artigianato
A Bergamo la produzione dell’artigianato mostra una maggiore resilienza rispetto al comparto industriale, benché evidenzi un sostanziale esaurimento della fase di crescita registrata negli ultimi anni. I prezzi di materie prime (+6,2 per cento congiunturale) e prodotti finiti (+3,9 per cento) confermano il rallentamento in corso, sebbene gli incrementi risultino tuttora elevati e superiori a quelli registrati dall’industria. Il fatturato diminuisce rispetto al trimestre scorso (-1,1 per cento), per gli ordinativi il calo raggiunge il -5,6 per cento.
Il numero di addetti mostra una lieve contrazione (-0,2 per cento), mentre la percentuale di imprese che ha fatto ricorso alla Cassa Integrazione è pari al 3,2 per cento, in lieve aumento rispetto ai trimestri precedenti. Il fatturato, per le commissioni dei mercati internazionali, è di poco superiore al 5 per cento.