Risorse idriche, Regione: «Passata la crisi in Lombardia. Riserve aumentate rispetto al 2022»
L'ha sostenuto l'assessore Sertori, fornendo alcuni dati che illustrano lo stato di fiumi e laghi. Risultano in più 760 milioni di metri cubi
Le riserve idriche regionali nell'estate 2023 sono aumentate rispetto a quelle delle scorso anno: in Lombardia, a fine luglio, si attestava infatti intorno al 21 per cento, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, si era registrato un deficit pari quasi al 66 per cento. Il valore attuale è di circa 1,32 miliardi di metri cubi d'acqua mentre nel 2022, nello stesso periodo, le riserve lombarde ammontavano a 0,56 miliardi di metri cubi d'acqua, quindi risultano 760 milioni metri cubi in più quest'anno. A darne notizia è l'assessore regionale alle Risorse idriche Massimo Sertori.
Situazione meno preoccupante
«Rispetto ad un anno fa la situazione, grazie agli apporti del mese di maggio e alla gestione parsimoniosa nei primi mesi del 2023, appare meno preoccupante, con un grado di severità idrica bassa - ha spiegato l'assessore -. L'eccezione è il bacino del fiume Serio, interessato però da lavori di manutenzione nell'invaso idroelettrico più capiente. È quindi parzialmente colmato il deficit delle riserve lombarde che, solo lo scorso aprile, risultavano ancora dimezzate rispetto alla media e inadeguate a sostenere la stagione irrigua, che invece ora sta proseguendo senza criticità».
Il livello dei laghi
Per la particolare situazione del lago di Como - ha rimarcato Sertori - si è reso necessario coinvolgere anche per quest'anno i gestori degli invasi idroelettrici, al fine di sostenere le portate in ingresso e quindi i livelli, fino alla fine di luglio (4 milioni di metri cubi al giorno). Al tempo stesso, gli utenti irrigui si sono impegnati a contribuire al mantenimento attraverso un uso parsimonioso della risorsa, con progressiva riduzione delle erogazioni. Sul lago di Garda è rientrata la crisi idrica, che sembrava irrecuperabile, e i livelli attuali risultano in linea con il periodo di riferimento. Sul lago d'Idro, infine, sono in corso interlocuzioni con la Provincia Autonoma di Trento, per la gestione coordinata degli invasi Alto Chiese nei primi 20 giorni di agosto.
«In prospettiva - ha concluso - è necessario proseguire con il lavoro e il confronto congiunto, anche per l'individuazione degli interventi prioritari per garantire stoccaggio di risorsa, ottimizzare la gestione dell'acqua e consentire maggiore flessibilità al sistema irriguo. Ciò anche mediante la partecipazione a bandi governativi per ottenere i finanziamenti adeguati».