Mercato del lavoro in Bergamasca: turnover in crescita e aumenta il tasso di occupazione
"L'Indagine sul lavoro 2022", alla quale hanno portato il loro contributo anche 118 imprese orobiche, descrive un mercato vivace e attrattivo
Parla di «un mercato del lavoro vivace e attrattivo, dove il fenomeno delle dimissioni non avviene al buio, ma è legato alle prospettive di nuovi impieghi più soddisfacenti e migliori condizioni di lavoro» la presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Ricuperati commentando i dati de "L'Indagine sul lavoro 2022" alla quale hanno portato il loro contributo anche 118 imprese orobiche con quasi 28mila addetti di ogni dimensione e settore.
Le assunzioni superano le cessazioni e continuano a crescere
La presidente è stata intervistata da L'Eco di Bergamo in relazione al fatto che a Bergamo emerge un tasso di turnover pari al 23,6 per cento, calcolato come il rapporto tra la somma di assunzioni e cessazioni, comprensive di dimissioni, pensionamenti e in minima parte licenziamenti, avvenute durante l'anno e il totale di dipendenti in organico a inizio periodo. Il dato, sostanzialmente allineato a quello regionale del 23,7 per cento, è crescita di tre punti rispetto allo scorso anno. In particolare, aumenta il tasso di occupazione, salito dal 10,4 per cento al 13,6 per cento, mentre il tasso di cessazione è stabile.
Attenzione alle piccole aziende
Se si va ad analizzare settore per settore, le percentuali cambiano in base alle dimensioni delle aziende. In rapporto alla forza lavoro iniziale, i lavoratori che nel 2022 hanno scelto di uscire volontariamente dall’azienda sono infatti il 9,8 per cento nelle realtà piccole e medie, mentre nelle grandi imprese la quota scende al 5,8 per cento. Il tasso è inoltre poco più alto nei servizi, il 6,5 per cento, mentre nell'industria il tasso di turnover volontario è pari al 6,1 per cento. «È un segnale di attenzione per le aziende più piccole che sempre più dovranno affrontare questa sfida nella sfida con tutti gli strumenti necessari».