Schilpario, la lettera dei villeggianti: «Mancano servizi». La risposta del sindaco
Gli autori del testo, corredato di mappa disegnata a mano, lamentano l'assenza di un bar in piazza e di una serie di negozi
Schilpario, Comune della Val di Scalve di poco più di 1.100 abitanti. Meta turistica ormai da tempo, quando le seconde case si riempiono di villeggianti la sua popolazione diventa dieci volte tanto. Ma ci sono problemi anche in questo luogo incantevole, a quanto pare per la mancanza di alcuni servizi. Un problema sottolineato da diversi villeggianti, che passano ormai da decenni le vacanze nel paese montano.
La lettera dei villeggianti
Nel testo, di cui si riporta oggi (lunedì 14 agosto) sul Corriere Bergamo, diversi di loro sottolineano come abbiano passato per quarant'anni le vacanze lì, tra lo sci, le passeggiate nei boschi, le escursioni e quant'altro. Ma c'è anche il rovescio della medaglia, ovvero il fatto che adesso manca un bar, perché quello in Piazza Centrale è chiuso da un po' di tempo.
Ma non è l'unica questione, perché anche molti negozi hanno abbassato le serrande. Come hanno fatto notare loro stessi, le potenzialità nel paese ci sono, ma sembra che non vengano colte. In particolare, i villeggianti hanno esortato l'Amministrazione ad adoperarsi, per far sì che le attività riaprano. Il tutto è illustrato in una mappa, disegnata a mano e in allegato al foglio, in cui appunto sono illustrate quelle che per loro sono le mancanze della località turistica.
La risposta del sindaco
Il sindaco Marco Pizio, da parte sua, ammette che qualche difficoltà c'è, ma per esempio il bar è chiuso, a suo dire, per motivi di ricambio generazionale, non quindi per questioni economiche. Si fatica a trovare personale, ci sono pochi giovani, dettagli che si conoscono già un po' in tutti questi luoghi di montagna.
D'altra parte, Pizio ha anche spiegato che si è realizzato altro, come un nuovo porticato al servizio della parrocchiale, il percorso pedonale e il collegamento ciclopedonale, gli impianti sportivi, il parcheggio e il rifugio Tagliaferri, ma anche il museo dell'illuminazione sotterranea, che attira diversi visitatori nel corso dell'anno.
Diverse riaperture
Il primo cittadino ha anche aggiunto che, oltre alle chiusure, ci sono state anche le riaperture, come quella del ristorante San Marco nella frazione di Pradella, oppure l'Alpen Chalet e il Paradise, tutti gestiti da giovani del posto. Tra l'altro, ha anche riaperto la casa per ferie Regina dei Monti. Bar, ristoranti e negozi ci sono comunque, come la macelleria, l'ortofrutta, la calzoleria e la rivendita di articoli sportivi, così come le rivendite di giornali.
Non mancano il consulente fiscale e la bottega d'artigianato. Infine, si sta partecipando al rilancio degli impianti sciistici di Colere. Insomma, il primo cittadino ha ringraziato i turisti per la lettera, che sprona a fare sempre meglio, ma ha anche fatto presente che l'Amministrazione non è rimasta ferma per fornire servizi ai visitatori.