Picchiato dal branco al Green Park di Osio Sotto: ferito giovane padre, fuggiti i colpevoli
La vittima è un trentenne che si trovava lì con la famiglia e il figlio piccolo. Lo hanno trascinato fuori dal bar e aggredito in gruppo
Lo hanno raggiunto all'interno del locale, poi lo avrebbero trascinato fuori e picchiato all'esterno. Una tranquilla serata con la famiglia si è trasformata in un incubo per un padre trentenne che, a Osio Sotto all'esterno del Green Park, è stato vittima di un pestaggio ad opera di alcuni giovani, in seguito a una discussione per motivi banali. Come se non bastasse, sembra che con lui ci fosse il figlio piccolo di tre anni, che avrebbe quindi assistito alla scena.
Il pestaggio dopo una discussione
L'aggressione è avvenuta la sera di domenica 13 agosto, nel parco pubblico di via Alessandro Manzoni e il tutto sarebbe scaturito da un nonnulla: la vittima, infatti, avrebbe all'inizio semplicemente salutato una ragazza che conosceva, che si trovava con il fidanzato e un gruppo di altri giovani, tutti a quanto pare maggiorenni. Un gesto che però, in qualche modo, avrebbe irritato per motivi di gelosia il compagno della giovane, che perciò avrebbe fatto un'osservazione all'uomo.
La faccenda sarebbe potuta anche finire lì, ma in seguito il ragazzo, con un branco di altri tre spalleggiatori, è entrato nel locale dove il suo obiettivo stava pagando la consumazione. Lo hanno portato con violenza fuori dal locale (avrebbero causato anche danni) e poi gli hanno sferrato una serie di colpi, provocandogli diverse lesioni. La furia con cui si sono accaniti su di lui è testimoniata anche dal fatto che, la mattina dopo, uno dei tavolini all'esterno fosse ancora sporco con del sangue.
Fuggiti i colpevoli
Subito dopo il raid, i colpevoli sono fuggiti dileguandosi. Nel frattempo il personale del locale, dopo aver chiamato il 112, si è adoperato come meglio poteva per aiutare il padre di famiglia. Uno di loro gli ha prestato il primo soccorso, poi sono arrivati i carabinieri e un'ambulanza, i cui sanitari hanno visitato l'aggredito, che non sarebbe stato in condizioni gravi, ma ha subito comunque diversi traumi.
I militari dell'Arma hanno fatto i dovuti accertamenti e ascoltato le testimonianze per ricostruire l'accaduto, dopodiché hanno anche acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nel bar. Stando a quanto riferito dal bersaglio dei delinquenti, non li conosceva (se non la ragazza che aveva salutato) e il tutto si sarebbe originato da una semplice discussione, che invece poi è degenerata in una serie di attimi di follia.