Tragedia al lago

Chi era Abdul Manan, il 33enne di Telgate morto annegato a Tavernola Bergamasca

Il giovane pakistano è deceduto intorno alle 17.30 di ieri (17 agosto) in località Casella. Hanno cercato di rianimarlo, ma senza successo

Chi era Abdul Manan, il 33enne di Telgate morto annegato a Tavernola Bergamasca
Pubblicato:
Aggiornato:

Stava facendo il bagno con un amico, in un tratto in teoria poco profondo. Tuttavia, a un certo punto è sprofondato: è morto così Abdul Manan, 33enne pakistano di Telgate, che nel tardo pomeriggio di ieri (giovedì 18 agosto) si trovava a Tavernola Bergamasca per rinfrescarsi nel lago d'Iseo.

Le dinamiche della tragedia

Il fatto, come riportato oggi da L'Eco di Bergamo, è successo intorno alle 17.30, dopo che insieme a Gill Amandip Singh era arrivato in macchina in località Casella e, dalla spiaggia che si trova lì in zona e sfruttata spesso dai residenti, è entrato in acqua. Conoscevano il posto perché a quanto pare c'erano già stati, era il segmento appena fuori dalla galleria del Corno, arrivando da Predore, dove una scaletta garantisce l'accesso dall'ex statale alla spiaggia. L'anno scorso sono stati messi dei cartelli che avvisano del pericolo balneazione. Il livello non doveva essere troppo alto, ma all'improvviso Abdul non è più riuscito a toccare con i piedi e, non sapendo nuotare, ha iniziato a sbracciarsi e poi è andato a fondo.

L'amico, a poche decine di metri, si è reso conto di quanto stava accadendo e ha cercato di salvarlo: lo ha rintracciato e recuperato, ma erano ormai passati circa una decina di minuti e le sue condizioni erano ormai disperate. Nell'operazione lo ha aiutato anche un 73enne di Tavernola che, assistendo da riva alla scena, ha aiutato il pakistano a portare sulla spiaggia il connazionale. I due hanno cercato di rianimare Manan, ma non hanno avuto successo. Sul posto sono poi arrivate la Croce Blu Basso Sebino da Sarnico e il gommone con idroambulanza della Camunia Soccorso da Monte Isola, ma ogni tentativo di riportare indietro il giovane è risultato vano.

Il corpo è stato allora caricato sull'imbarcazione e portato e portato allo scivolo di fronte alla stazione dei carabinieri del paese, dove nel frattempo erano giunti i famigliari e gli amici della vittima. I militari dell'Arma hanno svolto tutti i dovuti accertamenti, in seguito il magistrato ha dato il via libera per il rilascio della salma, che secondo la volontà dei parenti ritornerà in Pakistan.

Chi era Abdul Manan

Abdul Manan, come raccontato dal fratello Waqas Ahmed sempre a L'Eco, in questo periodo svolgeva piccoli lavori saltuari, avendo problemi per una disabilità alla vista e non avendo un'occupazione fissa. Si stava però adoperando, attraverso le pratiche necessarie, per far arrivare la moglie dal Pakistan a Telgate, il comune dove risiedeva dal 2004 e in cui era arrivato con la famiglia.

Sabato scorso era stato a Trento proprio con il fratello e aveva passato dei bei momenti, nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo da lì a pochi giorni. Il 33enne lascia anche la madre, che abita come lui nel paese bergamasco, il padre rimasto in patria, tre fratelli e due sorelle.

Un caso simile a quello del 2019

La vicenda per certi versi ricorda quella del 16 agosto 2019, quando a Tavernola morirono annegati due fratelli, anche loro pakistani, Waqas e Hassan Muhammad, rispettivamente di 17 e 19 anni. Si erano tuffati in acqua, ma erano scomparsi sul fondo del lago ancora a causa dell'improvviso dislivello del fondale.

In quel caso l'episodio era avvenuto vicino al cementificio: il primo a trovarsi in difficoltà fu il maggiorenne, così il più piccolo aveva cercato di salvarlo, ma era scomparso anche lui sotto la superficie. li avevano ripescati abbracciati: anche quel giorno di quattro anni fa avevano cercato di rianimarli, ma non c'era stato nulla da fare.

Seguici sui nostri canali