Caccia al record di Doni per Zapata: il colombiano punta quota 69 gol in A con la Dea

di Fabio Gennari

Premessa: continuare a ricordarlo, appena Zapata è di fronte a nuove partite e con la possibilità di fare qualcosa che scriverà il suo nome ancora di più nella storia dell'Atalanta, non è gufargliela. Non è mettere pressione. Non è ricondurre tutto al gol. Anzi. Si tratta della sottolineatura di quanto, nonostante una carriera che nelle ultime due stagioni, per problemi fisici, gli ha visto saltare una quarantina di partite ufficiali, Duvan Zapata abbia fatto di grande e quanto poco gli manchi per toccare la vetta nella classifica dei gol segnati a Bergamo in serie A.

Il centravanti colombiano, nonostante le tante voci di mercato che lo vogliono vicino alla Roma, sembra destinato a restare a Bergamo e domani alle 18,30 la sensazione è che possa giocare dall'inizio. Il suo score con l'Atalanta racconta di 68 gol e 32 assist in 151 partite di serie A, il record assoluto è di Cristiano Doni (69 reti nel massimo campionato italiano con i bergamaschi) e si capisce bene quanto il bomber di Cali sia vicino al traguardo. Certo, la gara di sabato a Cesena ha messo in luce una condizione fisica ancora da migliorare sul piano della brillantezza, ma la strada è tracciata.

Uno che con la Dea in A è entrato in 100 gol (assist compresi) non ha nessun assillo legato al prossimo sigillo da mettere nel campionato italiano, ma i record e i numeri piacciono a tutti e toccare (speriamo anche superare) quota 70 lo metterebbe in solitaria davanti a tutti, dal 1907 a oggi. I tifosi, giovedì allo stadio, lo hanno acclamato a gran voce e anche domani saranno pronti a spingerlo al Mapei Stadium: Zapata deve solo stare tranquillo e pensare a lavorare, la storia è davvero dietro l'angolo.