L'accoltellamento

Arrestato il presunto assassino di Calolziocorte. Si cerca l'uomo che era con lui

Si tratta di un 25enne originario come la vittima del Burkina Faso: si era rifugiato a casa della fidanzata

Arrestato il presunto assassino di Calolziocorte. Si cerca l'uomo che era con lui
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Le forze dell'ordine hanno arrestato ieri mattina (mercoledì 30 agosto) il presunto autore dell'omicidio di Malcolm Mazou Darga, il 23enne accoltellato martedì pomeriggio alla stazione di Calolziocorte, poi morto poco dopo in ospedale a Lecco. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaLecco.

Arrestato il presunto omicida

Anche lui originario del Burkina Faso, classe 1998, gli agenti esaminando le immagini delle telecamere lo avevano individuato già poche ore dopo il fatto. Tuttavia, non era stato possibile rintracciarlo né a casa sua, né tantomeno sul posto di lavoro: alla fine, lo hanno trovato nell'abitazione della fidanzata, dove molto probabilmente si era rifugiato dopo il delitto. Dopo averlo portato in Questura, le autorità lo hanno trasferito al carcere di Pescarenico.

L'accusa, per il 25enne, è di omicidio volontario e si starebbe inoltre cercando di trovare l'altra persona, vista da testimoni insieme al sospettato nel corso dell'aggressione al giovane, per chiarire il suo ruolo nell'accaduto. I motivi del gesto sono ancora al vaglio degli inquirenti, ma sembra che vittima e arrestato si conoscessero e si fossero per di più incontrati poco prima, mentre Darga si stava recando al supermercato in compagnia della madre. Ne era nata una discussione, continuata poi allo scalo ferroviario con il ferimento tramite arma da taglio.

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I precedenti della vittima

Nel frattempo, è emerso anche il passato burrascoso della vittima: secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, era stato arrestato per due volte nell'estate 2021, sempre per aggressione. Su un convoglio che viaggiava sulla linea Lecco-Airuno (prima abitava lì, si era trasferito a Calolzio solo da qualche settimana) aveva colpito con un pugno in faccia un ex ferroviere, intervenuto in difesa del capotreno, che aveva invitato il 23enne prima a indossare la mascherina (che non aveva) e poi a scendere in quanto sprovvisto di biglietto. Lui si era rifiutato e aveva reagito in malo modo.

Motivo per cui era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. A fine agosto di quell'anno, circa un mese più tardi, aveva preso un treno ad Airuno diretto a Lecco, ma anche in questo caso non aveva il biglietto. Aveva iniziato a discutere con un capotreno, così un agente della Polfer era intervenuto, rimediando una testata al volto. Anche stavolta si era proceduto con l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali ed evasione, dato che era ai domiciliari. In seguito, era finito in carcere.

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Commenti
Marco

Dai allora non e' andata cosi male. Risparmiate altre violenze a lavoratori sui treni.

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