Il destino degli orfani ucraini ancora ospitati in Bergamasca si decide il 6 settembre
Kiev aveva chiesto il rimpatrio dei bambini entro l'1. Ma il Tribunale dei minori prende tempo, vuole parlare coi piccoli
di Paolo Aresi
I bambini ucraini non hanno lasciato ieri, venerdì 1 settembre, i paesi bergamaschi che li ospitano. La presidente del Tribunale dei minori di Brescia (a cui Bergamo fa riferimento), Cristina Maggia, ha ritenuto che prima di decidere sia importante parlare con i tutori e con gli stessi bambini per capire come stiano e che cosa pensino della possibilità di lasciare l’Italia.
Per il giorno 6 settembre, in Prefettura a Bergamo, è stata inoltre convocata una riunione con il prefetto, la presidente del Tribunale dei minori, i sindaci di Rota Imagna, Bedulita e Pontida e il console generale dell’Ucraina.
La ragione è sintetizzata da un operatore che segue i bambini dell’orfanotrofio di Berdiansk da quando sono arrivati, nel marzo 2022: «Non possiamo opporci all’Ucraina, i bambini certamente dovranno tornare nel loro Paese di origine. Però dobbiamo assicurarci che tornino in una nazione dove non ci sono più pericoli, e in questo momento la situazione è ancora di guerra, quindi non proprio tranquilla».
Valgono le norme italiane
Da un punto di vista giuridico, la questione appare insolita. In Italia abbiamo tanti minori stranieri, che vengono tutelati dalle nostre leggi e per i quali, in caso di problemi seri, si fa riferimento al Tribunale dei minori, che prende decisioni.
In questo caso la situazione è diversa: si tratta di un gruppo di bambini e bambine che sono arrivati in Italia dall’Ucraina insieme ai loro educatori e che sono ospiti del nostro Paese in seguito a un accordo fra istituzioni italiane e istituzioni dell’Ucraina per ragioni umanitarie, per offrire riparo a bambini di un orfanotrofio minacciato dalle bombe russe, in zona di guerra, a Berdiansk.
Sono ucraini e il loro Paese ha naturalmente voce in capitolo riguardo al futuro che li riguarda; però ora si trovano in Italia e comunque valgono le norme italiane: le decisioni vengono prese dal Tribunale dei minori su richiesta dei tutori, nominati quando gli orfani arrivarono in Italia (...)