Il corpo di un uomo morto da venti giorni trovato lungo i binari a Ponte San Pietro
Era sparito dal suo domicilio da circa un mese. A rinvenirlo alcuni operai manutentori. Disposta l'autopsia per chiarire le cause del decesso
Era sparito dal suo domicilio da circa un mese, di lui più nessuna traccia - eccezion fatta per la sua automobile trovata a Presezzo - fino al mezzogiorno di ieri, venerdì 1 settembre, quando alcuni manutentori hanno trovato il suo corpo in un anfratto a pochi metri dai binari della linea ferroviaria che collega Bergamo a Lecco, in via XI Febbraio. Si tratta di un uomo di 45 anni, straniero, solito frequentare i Comuni dell'Isola Bergamasca.
L'uomo - come riporta L'Eco di Bergamo - è stato identificato dalla polizia ferroviaria, immediatamente allertata dagli operai, grazie al permesso di soggiorno che portava con sé. Morto probabilmente da una ventina di giorni, sul suo corpo non risulterebbero segni di violenza né di investimento, perciò la pista dell'omicidio non è stata per il momento contemplata.
Forse si è trattato di un'overdose (ma di siringhe, nei dintorni, nessuna traccia), forse di un semplice malore: a stabilirlo sarà l'autopsia, disposta dal pm Gianpiero Golluccio.
Gli operai manutentori se ne sono accorti venerdì, attorno a mezzogiorno, mentre erano intenti a sistemare la siepe che costeggia la massicciata. Lo hanno quindi trovato in quell'anfratto sotto il cavalcavia che porta al Policlinico San Pietro: nessuno, tra macchinisti che ogni giorno percorrono la tratta e passeggeri, se n'era accorto negli ultimi venti giorni. La salma è stata trasferita nel frattempo all'ospedale Papa Giovanni, nell'attesa dell'esame autoptico.