Parigi li vieta, a Bergamo dilagano: i monopattini elettrici a noleggio sono un problema?
Un lettore ci invia una lettera e una foto per denunciare l'abbandono di questi mezzi e il loro utilizzo sconsiderato da parte di giovanissimi
La loro diffusione è andata di pari passo con l'aumento del loro utilizzo, ma anche con un crescente senso di antipatia di parte della popolazione nei loro confronti. Fatto sta che ormai i monopattini elettrici sono una realtà, mezzi di trasporto abitualmente utilizzati. Anche per questo sta aumentando la richiesta di regole sempre più precise che ne normino l'utilizzo, spesso decisamente superficiale e pericoloso.
La drastica decisione di Parigi
Una fotografia di ciò che sta accadendo arriva da Parigi. La capitale francese fu la prima, nel 2018, a prevedere un sistema di noleggio di monopattini elettrici. Diventati ben presto una forma di mobilità cittadina molto apprezzati da una parte di utenza. Fin troppo. Da ieri (1 settembre), infatti, Parigi è stata anche la prima grande città a vietarne il noleggio. Una decisione figlia di un referendum, a cui ha partecipato solo il 7,5 per cento degli aventi diritto al voto ma che ha dato un esito schiacciante: il 90 per cento dei votanti ha detto basta ai monopattini elettrici a noleggio.
Bergamo: tanti monopattini, diversi problemi
Tutto questo per dire che sull'utilizzo di questi mezzi a due ruote resta più di un problema da risolvere. E a Bergamo le cose non vanno certo diversamente. Se, da un lato, il loro uso è cresciuto moltissimo, così come la loro disponibilità in favore dell'utenza cittadina, allo stesso tempo non si sono mai placate le tante voci contrarie al loro uso indiscriminato e, di conseguenza, talvolta pericoloso.
A tal proposito, ci ha scritto un lettore residente in Valtesse, inviandoci anche la foto (che vedete in apertura di articolo) di un monopattino a noleggio tristemente abbandonato a terra lungo via Pilo. Scrive: «La foto in questione è solo un esempio: nella zona in cui vivo è ormai abitudine trovare questi mezzi lasciati in giro senza alcun criterio, lontani da quelle che dovrebbero essere le loro piazzole di sosta. L'altra sera ce n'era uno addirittura in mezzo alla strada».
«Forse sarebbe il caso di intervenire»
Il lettore continua: «A utilizzarli sono soprattutto giovani e giovanissimi. Il che non sarebbe un problema, se solo li usassero nel modo corretto. Invece le cose non vanno così. Sempre più spesso, soprattutto negli ultimi tempi, di sera e di notte capita di sentire ragazzotti che sfrecciano avanti e indietro lungo le strade della zona a bordo dei monopattini, facendo casino e creando soprattutto un rilevante pericolo lungo le strade. Forse sarebbe il caso di intervenire».
Prendere la stessa decisione presa da Parigi, probabilmente, sarebbe un po' drastica come mossa. Ma certo appare sempre più necessario prevedere misure che consentano un utilizzo più conscio e - forse - controllato dei monopattini elettrici.
E' inutile dettare regole e leggi per regolare la circolazione di questi pericolosi mezzi di trasporto che sfrecciano nelle piazze, sui marciapiedi e spesso anche in senso contrario al transito regolare se non c'e' mai nessuno nelle strade a controllare il rispetto delle regole. Dove sono gli agenti della Polizia Locale, Polizia e Carabinieri???
Speriamo che l'Italia non diventi miope come Parigi. Non si riesce a capire che vantaggi potrebbe portare una micromobilità ben strutturata.
Purtroppo come in tutte le cose manca educazione e spesso buon senso, mi auguro che gli adulti usino e ripongano nelle aree di stallo in parte rubate ai motocicli. I ragazzi di base molti non hanno educazione se avessero preso i nostri ceffoni alla loro età saprebbero comportarsi e poi, per colpa di qualcuno, i servizi spariscono. Io non lo utilizzo ma se lo facessi al termine non lo butterei in una fontana o giù dalle Mura.. documenti per il noleggio e poi passa la voglia di fare i menefreghisti 🤨
Il divieto di noleggio sarebbe la soluzione più ovvia. Anche perché, volendo inasprire le regole di utilizzo, queste regole vanno poi fatte rispettare, e non mi sembra che ci sia la volontà di farlo. Spessissimo vedo in pieno centro città, monopattini con due e persino tre persone a bordo sfilare davanti ai vigili urbani senza che questi facciano un plisse.
Forse una soluzione come quella.proposta a Roma potrebbe aiutare: il pagamento del noleggio termina solo se il mezzo viene parcheggiato nei luoghi previsti e almeno 18 anni per condurlo. Sul numero chiuso, la targa (che in effetti c'è già anche se non standardizzata, ma rintracciabile) ed il casco obbligatorio, eventualmente affronteremo successivamente gli argomenti. Già far pagare finché non si riportano nei parcheggi previsti, mi sembra una buona idea per migliorare la situazione, precedendo più parcheggi, magari con meno posti, ma capillarmente diffusi.