Lavorando con Gasperini, Scamacca può diventare davvero un grande attaccante
Alla prima da titolare, il numero 90 ha davvero convinto sotto ogni punto di vista. E quell'ovazione all'uscita dal campo è da brividi
di Fabio Gennari
Prendete l'azione del 2-0: Scalvini, Scamacca, Ederson, Koopmeiners, Ruggeri, di nuovo Scamacca, gol. Il centravanti romano ha iniziato l'azione con un appoggio per il compagno brasiliano di prima intenzione e poi ha attaccato la porta mettendo in rete il pallone crossato da Ruggeri con una splendida girata di testa.
Ora guardate l'azione del 3-0: Scamacca viene incontro, scarica per Koopmeiners a sinistra, l'olandese restituisce il pallone al limite e il numero 90 della Dea scarica a sinistra di Di Gregorio un mancino preciso.
Due fiammate, due azioni che lo hanno visto protagonista in più occasioni, due gol per dimostrare a Bergamo di che pasta è fatto. Gianluca Scamacca ha vissuto con il Monza la serata quasi perfetta. Diciamo quasi perché si è visto annullare per un fuorigioco davvero di pochi centimetri pure il 3-0, che aveva insaccato su passaggio di de Roon e dopo una girata da applausi chiusa con un destro violento. Il ragazzo ha un gran repertorio tecnico, non teme nessun confronto fisico (avete visto le sportellate con Pablo Mari?) e ha solo bisogno di trovare la miglior condizione.
Pensare che possa giocare sempre così, sempre novanta minuti e sempre con questa efficacia, forse è troppo, starà a Gasperini gestirne al meglio le forze ruotando uomini (Lookman, De Ketelaere ma anche Muriel, Miranchuk e Pasalic) e soluzioni, ma quello che può diventare Scamacca, che non è Zapata e nemmeno Hojlund, ma di diverso, lo scopriremo solo nel tempo e grazie al lavoro del mister.