Gli avvisi di chiamata si pagano (ma basterà disattivarli)
I servizi Chiamami e Recall di Vodafone e LoSai e ChiamaOra Tim diventeranno a pagamento dal 21 luglio 2014. Che cosa sono, quanto costeranno. E come disattivarli.
Cosa sono i servizi coinvolti. I servizi in questione dei due operatori telefonici scattano automaticamente quando un telefono è spento o non raggiungibile e mandano un sms che ci segnala chi ci ha contattato o quando è nuovamente raggiungibile qualcuno che avevamo contattato noi senza successo. Vengono attivati insieme all'acquisto della scheda telefonica e finora erano sempre stati gratuiti.
Tim, cosa cambia. Per tutti i clienti con scheda SIM ricaricabile, i servizi LoSai e ChiamaOra costeranno «1,90 euro ogni quattro mesi, con addebito sul credito residuo a partire dal 21 luglio 2014» (così si legge sul sito dell’azienda). Per i titolari di abbonamento, invece, il servizio costa 48 centesimi al mese, con addebito, ogni due mesi, del costo di 96 centesimi. Chi usa il servizio tutti i giorni, spenderà 5,70 euro in più all’anno.
Vodafone, cosa cambia. Nessun annuncio ufficiale sul sito della Vodafone, ma basta chiamare il servizio clienti al 190 per avere conferma di quanto i clienti da giorni scrivono nel web: i servizi saranno a pagamento dal 21 luglio 2014. Costeranno 6 centesimi al giorno, senza distinzione tra ricaricabili e abbonamenti, e a utilizzo, non a numero di notifiche ricevute: cioè, nulla cambia se si riceve un messaggio di servizio Recall piuttosto che centinaia. Chi usa il servizio tutti i giorni, spenderà 21,90 euro in più all’anno.
Come disattivare i servizi. I nuovi costi possono essere evitati disattivando i servizi. I gestori stanno informando i loro clienti della variazione, anche se, sottolinea Federconsumatori in un comunicato ufficiale del 7 luglio, «se la stanno prendendo comoda». Nell’sms che i clienti ricevono ci sono anche le indicazioni su come disattivare i servizi ed evitare, così, di pagarli: per Tim ci si può rivolgere al numero 40920, Vodafone ha messo a disposizione il numero 42070. «La disattivazione – assicura Federconsumatori – deve essere effettuata dalla compagnie telefoniche completamente gratis». E mette in guardia: «Se non si fa nulla, scatteranno gli addebiti».
La polemica. Sul web, intanto, è partito il tam-tam per avvisare amici e conoscenti. E, ovviamente, c’è polemica.