Grande evento

A Casnigo è tutto pronto: il 17 settembre c'è il Campionato Italiano di Corsa in Montagna

Presentata la prova di sola salita che toccherà anche Cazzano S. Andrea e Gandino con arrivo al rifugio Parafulmine. In cabina di regia La Recastello Radici Group e Poliplast spa

A Casnigo è tutto pronto: il 17 settembre c'è il Campionato Italiano di Corsa in Montagna
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di Giambattista Gherardi

Un appuntamento di altissimo livello, che porta in Val Gandino i maggiori campioni italiani della Corsa in Montagna. È stato presentato ufficialmente oggi (8 settembre) all'Oratorio di Casnigo il Campionato Italiano di Corsa in Montagna (modalità sola salita) in programma domenica 17 settembre fra Casnigo, Cazzano S.Andrea e Gandino.

La gara è denominata "Trofeo Pietro Lanfranchi Pekèt", in memoria del fondatore della ditta Poliplast, oggi guidata dal nipote Alex, che ricorda il 50° di fondazione. In cabina di regia c'è La Recastello Radici Group di Gazzaniga, presieduta da Luciano Merla, società che giusto lo scorso anno ha festeggiato i 70 anni di attività.

A far gli onori di casa, al fianco degli organizzatori, c'erano l'assessore regionale Paolo Franco, i sindaci (Enzo Poli per Casnigo, Sergio Spampatti per Cazzano Sant'Andrea e Filippo Servalli per Gandino), i rappresentanti di diverse realtà associative dell'Oratorio e, a livello tecnico, il delegato regionale Fidal Gianni Mauri, il team manager della Nazionale Tito Tiberti e il direttore di gara Marco Piazzalunga. In sala anche Servilio Gusmini e Luigi Terruzzi, soci fondatori de La Recastello nel 1952, lo storico dirigente Adriano Maffeis e Valentino Nodari di Gandino, componente nel 1970 della staffetta tricolore della società gazzanighese, con i compianti Giuseppe Bonandrini "Bichi" di Casnigo e Aldo Pezzoli di Leffe.

La prova di Casnigo decreterà i campioni italiani di tutte le categorie, sommando anche i risultati della tappa andata in scena a Limana (Belluno) lo scorso 7 maggio. Fra borghi e pascoli della Val Gandino sono stati predisposti due percorsi: il primo di 10 km (1.100 md+) per le categorie promesse e senior (maschili e femminili) con partenza dal paese di Casnigo; il secondo con uno sviluppo più corto di 6 km (800 md+) per la categoria Junior con partenza dalla Località Giundit. Per tutti, finish line posta al Rifugio Parafulmen sul Monte Farno.

Un tracciato molto vario, sia come tipologia di terreno sia come pendenze: dopo un primo tratto di asfalto (che la categoria Junior eviterà), il percorso si snoderà interamente su mulattiere e sentieri incorniciati da paesaggi bellissimi. Spettacolare soprattutto il tratto finale, dove gli spettatori potranno godersi gli ultimi 2 km di gara e l’arrivo degli atleti sul tratto di strada sterrata posto in un’ampia conca naturale dominata dalla Croce del Pizzo Formico.

Alla luce dei risultati emersi nella tappa veneta, i riflettori saranno puntati su Chevrier, Maestri, Rostan, Rota e Costa. Al femminile sarà entusiasmante assistere al duello tra Vivien Bonzi e la valtellinese Elisa Sortini. Merla durante la presentazione ha ricordato lo "stato di grazia" de La Recastello, che ha portato in Nazionale tre atleti (Alice Gaggi, Vivien Bonzi e Luciano Rota) e ottenuto più di 150 vittorie nelle diverse competizioni. Sul palco, visibile l'emozione di Luciano Rota e quella ai limiti della commozione di Samantha Galassi, la neo mamma che tornerà in una prova di rilievo proprio a Casnigo.

"La Recastello - ha sottolineato Tiberti, team manager della Nazionale - difende la storia e la grande scuola della Corsa in Montagna, grazie anche a un percorso che rende onore alle bellezze della realtà territoriale de Le Cinque terre della Val Gandino". Del resto, la Val Gandino vanta i grandi esponenti leffesi (Privato Pezzoli e in epoca più recente l'Atletica Valli Bergamasche), ma anche l'esperienza brembano-seriana del Bar Emma Paulato, con alfieri come Fausto Bonzi che hanno trionfato per decenni in Italia e nel mondo.

Ora la gara tricolore di Casnigo e una nuova pagina di storia tutta da scrivere, il 17 settembre.

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