Una nuvola fatta di vele al teatro Sant’Andrea, in Città Alta
Figure di carta, come eliche che ruotano nell’aria, in “Affondare - Dire il mare”, l’installazione di Barbara Ventura accompagnata dalla musica di Michele Agazzi
Figure di carta, come eliche che ruotano nell’aria, in “Affondare - Dire il mare”, l’installazione di Barbara Ventura accompagnata dalla musica di Michele Agazzi (autore del brano “13:13”, dal ritmo mutevole e fluttuante). L’opera la si può ammirare nel teatro Sant’Andrea in via Porta Dipinta 37 fino a domenica 24 settembre: i feriali dalle cinque alle sette del pomeriggio, mentre al sabato e alla domenica è accessibile dalle 10 alle 12 e dalle 16 e alle 18.
L’iniziativa è in collaborazione con lo stesso teatro che fa da cornice alla “mostra” e con ResQ Bergamo - Equipaggio di Terra. L’installazione è da considerare come un’opera narrativa, un racconto che ha come protagonista 41 vele numerate, composte di leggerissima carta plissettata, vele che formano una nuvola, da attraversare a passo lento. Delicate cantastorie diafane, costantemente ridefinite dai colori mutevoli della luce naturale, girano piano su loro stesse, mosse solo dall’aria.
Le vele solcano il mare e il titolo dell’installazione rimanda al mare, insieme al verbo affondare, che è un termine ambiguo perché sì può affondare nel senso di perdere la speranza, ma si può affondare nel senso di andare a fondo, nella profondità, per cercare di essere quanto mai autentici e vivi.