EuroDea, De Ketelaere superstar. Una scommessa che Gasp sta già vincendo
Psicologicamente è come se Charles si sia sbloccato, riscoprendo la fiducia in se stesso e forte della fiducia che gli stanno dimostrando
di Xavier Jacobelli
Nel segno di De Ketelaere, tornato ai grandi livelli di Bruges, riecco l'EuroAtalanta. Cinquecentoventicinque giorni dopo, la Dea torna in Europa League e mostra subito una gran voglia di andare lontano. Il 2-0 ai campioni di Polonia va stretto alla squadra di Gasperini che ha creato dieci nitide palle-gol, regolando il Rakow grazie ai colpi di testa di uno scatenato CDK e di Ederson. Tutto questo senza i due centravanti di ruolo in rosa: Scamacca, indisponibile per un mese e Touré, indisponibile sino a fine dicembre.
In calce alla sconfitta di Firenze, Gasperini aveva chiesto alla sua squadra di trovare un’anima in campionato anche in trasferta poiché, lontano da Bergamo, la Dea ha rimediato due sconfitte in tre partite. In Europa, invece, l’anima l'ha risfoderata alla grande. Il dominio dei bergamaschi è stato netto, contrastato solo da Lederman che, però, sulla sua strada ha trovato la splendida risposta di Musso, più che mai in palla. Il mattatore assoluto è stato De Ketelaere, 2 gol e 1 assist in 5 partite, salutato dall'ovazione di un pubblico entusiasta quando, allo scadere, Gasperini gli ha meritatamente concesso la passerella finale.
Concentrata, a tratti arrembante, sempre sostenuta da un ritmo tipicamente gasperiniano, l’Atalanta ha cancellato la sconfitta con la Fiorentina con una prova all’altezza delle sue ambizioni. E, se non ci fossero state almeno quattro eccellenti parate di Kovacevic, il passivo dei polacchi sarebbe stato più pesante. Sugli scudi anche Ruggeri: già al terzo assist stagionale, il nazionale Under 21 è sempre più padrone della fascia di pertinenza.
Queste sono le partite che esaltano gli schemi di Gasperini: verticalizzazioni improvvise, agonismo senza pause, manovra sempre ispirata da quel grande regista che risponde al nome di Teun Koopmeiners, scambio di ruoli in attacco con CDK e Lookman partiti come mezzepunte a supporto di Muriel e, nella ripresa, Muriel e Lookman mezzepunte a supporto di CDK che già nel Bruges aveva ricoperto il ruolo di centravanti. Non falso, ma vero: la dinamica del gol al Rakow è lì a confermarlo.
Psicologicamente è come se Charles si sia sbloccato, riscoprendo la fiducia in se stesso e forte della fiducia che l’Atalanta, con il suo allenatore in primis, gli hanno dimostrato sin dall’inizio dell’esperienza bergamasca. Se De Ketelaere è la grande scommessa dei Percassi, stanno già cominciando a vincerla. E siamo solo all’inizio.