La critica

Trenord, lo stipendio dell'amministratore delegato sale del 20%. E c'è chi non ci sta

Da 568 mila nel 2021 a 627 mila nel 2022, di cui una parte per gli obiettivi raggiunti. Il consigliere Fragomeli (Pd): «Sì, ma quali?»

Trenord, lo stipendio dell'amministratore delegato sale del 20%. E c'è chi non ci sta
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Marco Piuri, amministratore delegato e direttore generale di Trenord, viene retribuito troppo secondo il Pd regionale.

In particolare, Gian Mario Fragomeli, capodelegazione del partito d'opposizione nella Commissione Bilancio al Pirellone, ha criticato l'aumento del venti per cento degli emolumenti corrisposti nel 2022 all'amministratore delegato della società: «Il 2022 è stato l'anno delle bollette impazzite e della benzina a due euro, dell'inflazione che mordeva e delle famiglie in difficoltà. Anche le tariffe sono aumentate in due anni dell'otto per cento. Che senso aveva alzare ulteriormente, e non di poco, una retribuzione che già era molto elevata?».

Marco Piuri

Retribuzione cresciuta del 20%

Come riportato da la Repubblica Milano, la retribuzione lorda annua per Piuri è salita dai 568.366,52 ricevuti nel 2021 ai 627.274, 75 del 2022. Di questi, 361.333,39 sono in parte fissa e altri 212.110,00 come bonus da Fnm (società di proprietà per quasi il 60 per cento di Regione) per gli obiettivi raggiunti al 95,87 per cento.

Metà del bonus è scattato per il raggiungimento del valore target Ebitda, l'indice che si riferisce ai flussi di cassa e allo stato di salute dei conti. Fragomeli ha incalzato: «Nessuno discute che una parte del compenso sia legata al raggiungimento di obiettivi, ma quali sono questi obiettivi?».

Ritardi e soppressioni: premi per cosa?

Ritardi costanti, tanto da far scattare il bonus 160 volte nel 2022 (dato fornito dal Pd e contestato da Trenord, che ne ha calcolati 145, comunque tanti) e quasi un'ottantina di soppressioni giornaliere in media. I dati rendono evidente che Trenord non renda un servizio adeguato ai pendolari, che però sono chiamati a pagare sempre di più. E di questo ne risente anche la Bergamasca, come sottolineato solo qualche giorno fa dai consiglieri regionali del Pd espressi dalla provincia di Bergamo Jacopo Scandella e Davide Casati.

Sempre Fragomeli a la Repubblica Milano: «Il vertice di Fnm e Trenord dovrebbe essere premiato perché è in grado di migliorare il servizio per gli utenti, far viaggiare meglio e con più puntualità i pendolari e non solo per gli indicatori finanziari della società».

Commenti
Riccardo

Lunedì 25 settembre il treno delle 07:20 da Bergamo a Milano Porta Garibaldi già a Ponte San Pietro viaggia con 10 minuti di ritardo, ad Arcore siamo rimasti fermi per 20 minuti, a Greco è stato definitivamente soppresso. Per nostra fortuna il capotreno si è premurato di avvertire i passeggeri; per raggiungere Porta Garibaldi ho preferito scendere a Sesto e utilizzare i mezzi. Complimenti.

Manuela Caprioli

È una vergogna, non è possibile pensare che Trenord abbia raggiunto gli obbiettivi anche solo per il rincaro dei biglietti. Sappiamo anche dei notevoli ritardi e soppressioni dei treni messa in atto. No alla premiazione del signor Piuri. Non nel mio nome

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