Danni in Piazza Vecchia per la piramide verde, Arketipos si difende: «Alcuni sono pre-esistenti»
Dopo le accuse e il comunicato del Comune («Nel caso, l'associazione pagherà»), sono intervenuti gli organizzatori con alcune precisazioni
Nonostante la piramide verde in Piazza Vecchia sia stata smontata, le polemiche continuano. Attraverso un articolo del Corriere Bergamo di oggi (26 settembre), infatti, sui social sono iniziate a circolare alcune immagini della pavimentazione della piazza di Città Alta che mostrerebbero dei danni causati dalla struttura ideata dall'architetto paesaggista argentino Rein-Cano.
E così, dopo le tante polemiche per la usa installazione, cui ha fatto seguito anche una petizione per chiedere che Piazza Vecchia non venga più toccata dalle iniziative de I Maestri del Paesaggio, ora su Arketipos, società organizzatrice dell'evento, si abbatte anche questa tegola.
Il Comune, in mattinata, ha diffuso un comunicato per dire che, nel caso in cui i danni fossero confermati, «si avvarrà della facoltà di trattenere parte della cauzione che l’Associazione versa a fronte del proprio impegno nell’organizzazione della manifestazione del Landscape Festival». Palazzo Frizzoni ha però anche aggiunto:
«Le lastre in pietra di Sarnico, posate pochi decenni fa, hanno necessità – per via della natura stessa del materiale scelto, noto per via della sua friabilità – di interventi costanti di sistemazione e l’attenzione da parte del Comune di Bergamo è da sempre molto alta. Questo tipo di materiale subisce danneggiamenti non solo per via della iniziative o della manifestazioni che si svolgono sulla piazza, ma anche per effetto degli agenti atmosferici, del transito quotidiano di mezzi di trasporto autorizzati, del transito delle decine di migliaia di persone che ogni anno visitano o frequentano Città Alta e Piazza Vecchia».
Nel pomeriggio è invece stata diffusa ai media locali una nota stampa di Arketipos, che riportiamo di seguito:
«Alcune delle immagini apparse nell’articolo nemmeno corrispondono all’area nella quale è stata montata la struttura temporanea “Grow Together”. Come sempre successo per le passate dodici edizioni di Landscape Festival, l’Associazione riporterà la Piazza nelle condizioni precedenti allo svolgersi della manifestazione.
Come per ogni edizione, infatti, le condizioni della piazza prima della manifestazione - comprese quelle della pavimentazione - sono state documentate e da un primo esame risulta già evidente che alcuni dei danni visibili nelle immagini pubblicate dal Corriere di Bergamo fossero pre-esistenti rispetto allo svolgimento del Landscape Festival 2023 e non imputabili all’organizzazione. Anche per questa edizione del Festival, tutte le operazioni e i lavori sono stati svolti con la massima diligenza e responsabilità, nel rispetto della città e del suo patrimonio».
Al di là del "piramide sì o no" , dibattito che ancora noto faccia "agitare la clava" a molti sentendosi nell'esigenza di esprimersi spesso con commenti palesemente riconducibili ai diversi schieramenti politici (e già trovo questa cosa abbastanza penosa); quello che trovo Ancor più imbarazzante è questa pochezza in molti commenti. Mi domando se prima di indignarsi così fervidamente ci si pensi alla concretezza dei fatti o se appunto lo si faccia giusto per vomitare le proprie frustrazioni apertamente, quasi a farlo volendo passare il tempo di gustarsi un caffè al bar. Non comprendo oltremodo certe polemiche sterili laddove non v'è ne sia proprio bisogno, e sì che non è poi così difficile dal capire: giorni prima della installazione "piramide", come tutti gli anni, è stato eseguito un sopralluogo in presenza del comune e sono state scattate fotografie dei punti di pavimentazione già danneggiati....ora la domanda che mi pongo è: ma quelli che sbraitano e si indignano rispolverando i soliti commenti "must all'italiana" dovessero tamponare posteriormente un auto con la loro, si sentirebbero in dovere di aggiustare e pagare anche i danni al cofano dell'auto tamponata e che ne so, di farla lucidare a punto da un carrozziere? Non chiedo una risposta in quanto-me la si perdoni - vista la bassezza intellettuale di alcuni post ho il forte presentimento che alcune risposte avrebbero un sentore di castagno, legno di pregio utilizzato in antichità per la produzione di oggetti di uso comune, o di difesa, come una clava.
incomincia lo scarica barile dove l'unico a dover pagare sarà il cittadino
… il solito imbarazzante scaricabarile !
Alcuni sono preesistenti vuol dire che ammette che qualcuno l'hanno causato loro. Basta che adesso non si scateni uno stucchevole teatrino del tipo "questo lo riparo, quello no perché non l'ho fatto io". Penosi!