Un parco Suardi grande il doppio grazie agli orti storici di San Tomaso
Il Comune ha avviato la progettazione per realizzare un unico grande polmone verde: approvato lo studio di fattibilità tecnica
Non solo la Gamec: anche il parco Suardi e gli orti storici di San Tomaso presto avranno una nuova vita. Innanzitutto saranno collegati tra loro, grazie a un’apertura che sarà realizzata nel muro retrostante a quel che è sempre stato il bar del parco, diventando la più grande area verde dell’area centrale della città.
Orti inaccessibili
Gli orti sono inaccessibili alla cittadinanza da molti anni ormai e - a 13 anni dalla costituzione di un comitato che auspicava l’acquisizione di questo spazio da parte del Comune - sono divenuti da poche settimane di proprietà pubblica, nell’ambito dell’operazione ex Canossiane. È già in corso la gara d’appalto per avviare i lavori entro il mese di novembre per realizzare il collegamento ciclopedonale tra il parco Suardi e l’attuale Gamec, un’opera prevista nell’operazione della riqualificazione delle ex Canossiane lungo via San Tomaso.
Piano da 4,5 milioni
Nel frattempo il Comune è al lavoro per costruire un grande piano, del valore di quasi 4,5 milioni di euro, che non solo consenta di intendere lo spazio come un unico grande parco, ma anche di creare una connessione ciclo-pedonale tra tutte le importanti funzioni che fiancheggiano questa zona verde. Montelungo, Gamec, Accademia Carrara saranno tutti collegati tra loro grazie a un ambizioso sistema verde, seppure con caratteristiche diverse tra loro – una vocazione ludica il Suardi, naturalistica e agricola per gli orti.
Un’area aperta a qualunque ora
Per quel che riguarda parco Suardi, l’Amministrazione intende arretrare la recinzione esterna lungo via San Giovanni, aprendo un pezzo di parco alla cittadinanza a qualunque ora, eliminando il marciapiede esterno e realizzando una sorta di piazza verde allungata. Verrà poi cancellato l’asfalto dei vialetti all’interno del Parco Suardi, aumentando la superficie drenante presente nell’area, e saranno rinnovati i giochi per i bambini, che rimarranno comunque nella stessa zona in cui si trovano ora.
Le parole di Gori
«Presentiamo oggi un progetto - commenta il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – molto rilevante da un punto di vista paesaggistico e naturalistico, in un’area centrale della città, e non casualmente arriva dopo l’avvio del cantiere Gamec, in un pezzo di città oggetto di notevoli trasformazioni, in un progetto urbanistico ambizioso - che coinvolge l’Accademia Carrara, la Gamec, le ex Canossiane, la ex Montelungo e il parco Marenzi e, più in là, lo stadio e l’area ex Reggiani - nella quale la componente del verde è importantissima. L’occasione del passaggio di proprietà degli orti di San Tomaso al Comune di Bergamo è anche l’occasione per ripensare e sistemare il parco Suardi».
Le parole dell’assessore Marchesi
«La piazza allungata ipotizzata dal progetto permette di salvaguardare da un lato il parco dei bambini, che continueranno a frequentarlo come avviene ora, ma mette a disposizione di tutti i cittadini e degli studenti una porzione di un’area verde preziosa e storica della città – commenta l’assessore al Verde pubblico Marzia Marchesi – Per quel che riguarda gli orti, pensiamo a una gestione sul modello degli orti collettivi, con un unico soggetto responsabile a fare da collettore dell’interesse diffuso sull’agricoltura urbana».
Il team di progettisti
«Parliamo di un progetto “morbido” - dichiara Mariola Peretti, insieme all’architetto paesaggista Luigino Pirola nel team di progettisti al lavoro sul piano - che non prevede nessun tipo di edificazione e si avvale di terra, animali, alberi come elementi cardine del progetto. Nell’area degli orti troveranno spazio un’area boschiva, spazi di coltivazione urbana, percorsi ciclopedonali e prati a sfalcio ridotto, per mantenere il più possibile la biodiversità che contraddistingue questi luoghi».