Segue ragazzine in centro a Bergamo e lancia sassi contro i carabinieri: arrestato trentenne
Si tratta di un tunisino che ha ammesso i gesti contro i militari, ma ha negato le molestie: «Le donne si allontanano perché ho la faccia da arabo»
All'udienza di convalida, ieri mattina (lunedì 2 ottobre), ha ammesso di aver preso a sassate il Comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo e di aver dato in escandescenze. Ma le ragazzine no, quelle non le avrebbe importunate. Si sarebbero allontanate solo perché, come accade spesso con le donne a suo dire, «ha la faccia da arabo».
Ubriaco pedinava delle ragazzine
Così si è spiegato in aula B. A., trentenne tunisino che, come riporta oggi L'Eco di Bergamo, ubriaco era stato fermato dai militari sabato scorso perché avrebbe pedinato un gruppo di giovani, di cui una minorenne, in centro a Bergamo.
Mentre passeggiavano, l'uomo le avrebbe seguite cercando di attirare la loro attenzione, gesto che non sarebbe stato gradito. Le ragazze si sono rifugiate in un bar, poi il titolare ha allontanato il tunisino e ha chiamato il 112. Incensurato, dopo l'identificazione al Comando provinciale lo hanno lasciato andare. E qui sono iniziati i problemi.
Sassi contro il Comando
In stato probabilmente ancora alterato, l'uomo ha iniziato a lanciare pietre contro l'edificio, con parole e gesti offensivi nei confronti delle forze dell'ordine, attraversando la circonvallazione. A quel punto, i carabinieri lo hanno raggiunto per ammanettarlo, ma lui ha cercato di divincolarsi con atteggiamento aggressivo, per cui è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. In cella, poi, ha continuato ad agitarsi con rischi anche per la sua incolumità.
Ha affermato davanti al giudice che quella sera era nervoso, ma ha negato l'accusa di molestie. L'arresto è stato convalidato e la sentenza è attesa per il prossimo 15 novembre.