Rubato anche il cavo elettrico del furgone: il Wild Cafè alla Trucca alza bandiera bianca
I gestori sono esasperati: erano passati alla versione "food truck", dopo i tanti furti, ma ora non si può più garantire il servizio: «Ormai ci si ripenserà l'anno prossimo»
Lo hanno fatto di nuovo. I ladri hanno colpito ancora il Wild Cafè al Parco della Trucca di Bergamo, dopo che i precedenti tre furti avevano costretto la gestrice, Federica Nello, a ripiegare sul food truck quando la capanna di legno, danneggiata, era diventata inagibile. E adesso ha deciso di chiudere definitivamente i battenti.
Ripetuti furti
L'ultimo raid è avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 settembre scorso, quando ignoti hanno portato via il cavo che, con le spine, collegava il furgoncino all'impianto elettrico dei bagni. Senza quello, non si può garantire il servizio. Di conseguenza, basta bar ai giardini. Almeno per quest'anno. Negli altri episodi (avvenuti nel giro di una ventina di giorni) si erano portati via la merce e, nell'ultimo caso, anche la macchinetta del caffè, del costo di tremila euro.
Chiude il bar
«Sì, siamo abbastanza esasperati e abbiamo già smontato tutto, non siamo più aperti. Ci hanno rubato il cavo elettrico da duecento metri con le spine, che ci serviva per collegare l'impianto al furgoncino e che usavamo prima anche per il bar - ha confermato Nello -. Riacquistare l'attrezzatura, con i tempi per ottenere le concessioni, non è più conveniente. Si dovrebbe aspettare troppo. Inoltre, ora che si è rimasti senza, risulta impossibile lavorare».
Con la capanna fuori uso, Palazzo Frizzoni si era reso disponibile con i suoi uffici a dare, in tempi celeri, il via libera necessario per il food truck. Adesso, però, anche l'ultimo tentativo dell'esercizio di rimanere operativo per gli utenti del parco, che apprezzavano molto il servizio, ha avuto questa spiacevole conclusione.
Si valuterà per l'anno prossimo
Chi sia stato stavolta a compiere il gesto e se c'entri anche con gli altri furti, rimane un mistero. «Non sappiamo chi sia questa gente, non ne abbiamo idea, certo è che lavorare così è diventato insostenibile - ha spiegato la titolare -. Il Comune è stato avvisato, da parte loro sono rimasti stupiti della situazione. Non so se torneremo a svolgere il servizio, ormai ci si ripenserà l'anno prossimo. A quel punto valuteremo».